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Per chiarire, la domanda è: il tema da affrontare è il contrasto tra gruppi di cittadini di Città Studi e l'amministrazione sommata a tutti i vari stakeholder riguardanti il tema, oppure è la mancanza di un chiaro processo di confronto in cui cittadini e amministratori abbiano un preciso ruolo, modalità di confronto definite e in cui le decisioni vengano prese in modo che ogni componente abbia compiti regolati con precisione? Attualmente tutto ciò che avviene appartiene al volontariato delle due parti, disposte in numero di persone, di tempi di attivazione e di ruoli variabili ad occuparsi di questo e di altri temi. In questo modo, che il tema sia il lavoro, le periferie, Città Studi, il verde o quant'altro non cambia nulla: ci saranno sempre scontri sporadici tra gruppi di scontenti e amministratori che navigano tra i propri compiti, gli equilibri dei partiti e i vincoli burocratici. Occorre decidere se si intende progredire lungo la strada della partecipazione adulta oppure se si preferisce seguire quella degli scontri a tema, se sia più proficuo il metodo della contrattazione continua tra parti di diverso potere.