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Inviato da avatar Massimo Mulinacci il 07-08-2019 alle 12:23

Caro Stefano,

non è certo al proprietario che è demandato l'onere di cercarsi il motore e adattarlo al veicolo.

La proposta intende coinvolgere le case automobilistiche e i produttori di motori, che le risorse per mettere in atto questa proposta le hanno certamente. Naturalmente i veicoli candidati devono essere a posto, ma questo lo stabilisce l'esito della revisione che, bella o brutta che sia, è legge.

Il valore di questa proposta è concentrato in due punti:

1) Evidenzia come l'area B, nella virtuosa intenzione di proteggere l'ambiente, potrebbe provocare un danno ambientale superiore ai benefici, se si mettesse in opera la sostituzione di tutti i veicoli effettivamente fuori dai limiti di legge sia per inquinanti che CO2.

2) Vuole unire il minore costo della sostituzione parziale al vantaggio ambientale di non creare un gigantesco ammasso di rottami o, peggio, di veicoli inquinanti venduti a paesi senza regole in merito, come purtroppo già avviene.

In questo ultimo caso si arriverebbe alla beffa: i veicoli dismessi ma non rottamati continuerebbero a circolare, anche se altrove, vanificando il pregio indiscutibile dell'istituzione di queste aree urbane virtuose.
A questo problema si aggiungono, come già avviene, le emissioni di quelli nuovi in sostituzione, che comunque restano inquinanti e causa di effetto serra, anche se in minor misura, sia a causa dei processi di costruzione che per il successivo esercizio in strada.

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