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Inviato da avatar Irene Pizzocchero il 29-10-2019 alle 18:30

Lungo via Bassini, nei pressi di largo Volontari del Sangue e via Corfù, affiancato al Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico, in via Pascal (la via pubblica che il Politecnico ha trasformato nel proprio parcheggio) di fronte al campo Giuriati, c’è un bel parco con tanti alberi ad alto fusto. Questo parco è uno dei pochi polmoni verdi presenti in quest’area di Città Studi ed è oggi frequentato da molti studenti e dai residenti della zona.

Questo parco è destinato a sparire e i suoi alberi a essere abbattuti.

Su quel suolo infatti il Politecnico ha progettato la costruzione di un enorme edificio per gli studi di Chimica. Il cantiere è già in allestimento e il taglio degli alberi è programmato per lunedì 4 novembre.

Purtroppo questo ulteriore danno all’ambiente è passato sotto silenzio tanto in zona come sui media: tutti abbagliati dalle meraviglie del nuovo campus di Architettura nel nome di Renzo Piano, nessuno si è accorto di quanto veniva progettato al di là della strada..

Scrive la professoressa Azzellino (docente del DICA – Civil and Environmental Engineering Department – del Politecnico di Milano) nella petizione da lei lanciata su change.org:
“Tutto il mondo  comprende oggi il valore delle infrastrutture verdi quale strumento di comprovata efficacia per ottenere benefici ecologici, economici e sociali, e per la tutela stessa del tessuto urbano. Appare veramente paradossale che un’istituzione autorevole quale è il Politecnico di Milano, che tanto ha contribuito a costruire i principi di questo modo di ripensare il tessuto urbano, stia per commettere oggi il peggiore degli errori: l’abbattimento di verde urbano per sostituirgli della cementificazione. E’ stato dichiarato che l’attuale parco sarà spostato verso via Ponzio, al posto delle palazzine Enrico Fermi – CeSNEF Sezione Ingegneria Nucleare che saranno demolite, ma è noto a tutti gli addetti del settore che le funzioni ecosistemiche di alberi appena piantumati non sono paragonabili a quelle di alberi secolari quali sono quelli che stiamo per perdere e non lo saranno per diversi decenni.
Il progetto del nuovo edificio appare poi come un enorme spreco di suolo nel contesto di trasformazione di Città Studi, con il previsto svuotamento degli edifici della Statale se questa procederà, come pare, con i  piani di trasferimento. Per tutti questi motivi chiediamo di fermare l’abbattimento degli alberi del Campus Bassini e di ripensare l’intero progetto del nuovo Dipartimento di Chimica.

E noi residenti lo chiediamo insieme a lei, insieme ai docenti del Politecnico e ai tanti studenti che da ieri hanno trovato il loro giardino chiuso dalle transenne di cantiere.

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