Rispondi a:

Inviato da avatar Bruno Alessandro Bertini il 28-11-2019 alle 12:04

Anche io non sono del mestiere ma il buon senso va sempre usato: mi hai fatto tornare in mente le tante segnalazioni fatte in passato in cui si sollevava il problema della qualità del materiale e del tipo di intervento (il classico rappezzo piuttosto che una nuova asfaltatura).

La risposta in passato è stata troppo spesso quella dei "nuovi asfalti performanti" in grado di resistere alle sollecitazioni anche sotto forma di rappezzo.

La copertura stradale però a mio avviso deve avere caratteristiche di impermeabilizzazione totale.

L'acqua piovana deve scorrere verso i lati e da qui nelle caditoie tenute pulite e in piena efficienza.

Purtroppo non è così: le strade sono tutte evidentemente deformate, si formano pozzanghere e ci sono molti punti in cui l'acqua si infiltra sotto il manto stradale.

A quel punto puoi metterci l'asfalto migliore del mondo, ma se l'acqua scava sotto poi col peso dei veicoli l'asfalto si affossa e si sgretola.

Anche le coperture in pietra, potenzialmente eterne, quando si crea un avvallamento con ristagno sono destinate a saltar via come nel recente incidente che ha bucato il serbatoio di un pullman, origine di un grave episodio di inquinamento.

I rattoppi sono punti fragili in cui l'acqua si infiltra e non sono certo un rifacimento del manto (e ogni tanto andrebbe risistemato anche il fondo stradale).

Spero si capisca come la manutenzione in questo caso debba seguire regole di massima qualità.

Accedi

Devi inserire Nome utente e Password per inviare un messaggio. Se non li hai prosegui inserendo il contenuto della risposta e i dati personali (nome, cognome e email) oppure Registrati

L'accesso a questo sito è possibile anche per gli Aderenti alla Rete Civica di Milano selezionando nel menu a tendina la voce "Aderente della Rete Civica di Milano".

Contenuto della risposta