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Inviato da avatar Gianluca Gennai il 09-12-2019 alle 10:55

Mai dire mai, è questo ciò che sperano gli abitanti di Via Arsia, strada urbana a doppio senso di circolazione alla Vialba.

Il tema è il traffico e l’inquinamento da stazionamento, proprio davanti al nucleo di negozi concentrati su una lunghezza di circa 200mt dove nell’ora di punta, tra il semaforo dell’incrocio con via Cogne che collega la tangenziale con la città e le auto in doppia fila per via di una ridotta disponibilità di parcheggi, l’aria diventa irrespirabile e il PM10 e PM 2,5 salgono vertiginosamente, tanto più che in questa zona, non ci sono i limiti di traffico imposti in area B e certamente è una delle vie più trafficate proprio per la sua vicinanza con uno dei più importanti ingressi di Milano dalla tangenziale.

Certamente non ci sono soluzioni a questo, il raccordo c’è e cosi resta, senza parlare dell’alto tasso d’inquinamento che deriva proprio dalla tangenziale cosi vicina da sentirla sotto le finestre delle proprie abitazioni. Un limite allo smog potrebbe essere il tentativo di ridurre almeno le auto in doppia fila ma come?

In primis ci dovrebbero essere maggiori controlli da parte della Polizia Municipale. Detto questo, è evidente una necessità di maggiori spazi di sosta per non limitare le opportunità di commercio in zona. Una soluzione potrebbe essere cambiando il senso di marcia di Via Carbonia oggi a senso unico, in direzione Via Arsia. Questa strada ben si presterebbe a smaltire le soste, essendo dotata di ampi spazi di parcheggio. E’ evidente che gli automobilisti oggi in transito in Via Arsia che intendono fare uno stop&go magari davanti al Bar/Tabacchi o al bancomat della BPM o alla Farmacia, non fanno certo il giro da Via Cogne arrivando da sud, ma anche quelli che arrivano dalla tangenziale, per natura non fanno il giro mentre probabilmente userebbero via Carbonia trovandosela nel senso di percorrenza e soprattutto comoda per una sosta breve.

Inutile dire quanto questo doppio senso di circolazione sarebbe ben accetto anche dalle tante famiglie che vivono nei palazzi in via Cittadini davanti alle scuole elementari Gherardini e che oggi sono obbligate a fare il famoso giro da Via Cogne se provenienti da sud, anche per la chiusura di Via Anderloni, adiacente al Parco Scheibler oggi usata come parcheggio condominiale.

Da queste parti non sembra ci sia molta attenzione a questo tema, la gente deve pensare a sopravvivere dunque ciò esula dall’indispensabile a loro modo di vedere la vita. Ci sono molti cittadini milanesi che non credono si possa vivere di mancanze come capita da queste parti, pensano davvero che una tale distanza dalla loro apparente realtà non sia possibile, questo può essere accettato in ambito privato, ma dall’Amministrazione della città anche no, e non sempre vale il concetto: a domanda – risposta, andrebbe applicato sempre il metodo predittivo.

Auguriamoci che possa il Comune di Milano, Assessore alla Mobilità Granelli, fare un regalo a questa parte di città forse non attenzionata come altri quartieri, cercando di intervenire anche qui sull’inquinamento da traffico che, nel caso di scarichi delle auto lasciate accese in sosta, diventa un extra ai danni di chi con gli extra della tangenziale ci convive, tanto più che si è pensato bene di aprire anche la 3° corsia avvicinandosi ulteriormente alle abitazioni, invece di cercare soluzioni diverse per lo smaltimento delle colonne perenni in questo tratto del raccordo autostradale della A4 Torino-Trieste non certo per colpe del Comune che tuttavia, essendo uno dei proprietari delle Tangenziali, poteva dire la sua.

Gianluca Gennai

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