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Inviato da avatar Gianluca Gennai il 28-02-2020 alle 17:31

Di solito non interevengo su argomenti in cui non ho competenze ma in questo caso, mi sento di dare un mio parere che si basa sui numeri (quelli da fonti attendibili sui quali penso si riferisca anche Roberto Re) e sulle incognite, entrambi fattori poco rassicuranti. Certo è un mio parere, dai numeri mi pare di potermi basare su quell' R con 0 ( zero ) superiore a 1 che ad oggi è attribuito al coronavirus19, poco importa se è 2 o più di due (qui siamo a 2,5), perchè questo basta per definire cosa ci aspetti in base ai calcoli matematici e i numeri parlano un linguaggio universale, vale a dire che ogni contagiato, che sia manifesto o portatore sano, trasmette almeno a più di 2 persone il virus. Bisogna portare matematicamente R0 sotto 1 e questo non avviene aumentando le possibilità di contagio. Sulle incognite, sono davvero troppe per dire che siamo fuori dall'emergenzialità, non sappiamo quali siano le effettive dinamiche di trasmissione, non sappiamo esattamente dove e come si sia insendiato in Italia, non sappiamo perchè è aggressivo in alcuni casi e in altri no, non siamo sicuri se si diffonde in un modo piuttosto che in un altro, nel caso si estenda non abbiamo abbastanza strutture sanitarie ecc. ecc.

Questo mi fa pensare che, essendo anch'io una variabile come tutti i milanesi, non devo assolutamente muovermi o se lo faccio, devo evitare semplicemente di non aumentare le probabilità di diffusione del virus dunque, sarei prudenzialmente favorevole a non promuovere le riaperture delle scuole ne' la ripresa della quotidianità tanto meno mondane o altro fuori dall'essenziale e dal neccessario o utile. Milano è fatta di esseri umani vulnerabili come tutti, non siamo esenti perchè milanesi.

Dunque Milano non deve fermarsi ma certo deve procedere molto lentamente e con grande prudenza, o si pensa che in 5/6 gg. sia tutto passato? Oppure quanto fatto da cosa è stato dettato? Dal panico del momento? Vero... in Italia da qualche giorno ci sono 65ML di virologi ed esperti, andiamo avanti.

Gianluca Gennai

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