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Inviato da avatar Luca Vinti il 07-03-2020 alle 18:30

Lo scorso martedì 3 marzo ho portato al nostro Assessore alla Partecipazione, Cittadinanza Attiva ed Open Data Lorenzo Lipparini una proposta, a nome della nostra Associazione CCC,  già in avanzata fase di studio, che potrebbe dare risposta ad una esigenza ormai imbrocrastinabile:

LA VERA PARTECIPAZIONE DELLA CITTADINANZA ATTIVA A MILANO

Perchè "vera"? Perche seppur nelle parole, nei programmi elettorali di governo, sino ai fatti concreti in Italia (e a Milano) il contributo di intelligenza e partecipazione civica della cittadinanza ha SEMPRE dei limiti precisi, delle barriere ben definite ed applicate quando il "potere" eletto non le ritiene in linea con le sue decisioni.

Alcuni esempi? Il Comune di Milano, 7 anni fa, grazie ad una legge di iniziativa popolare (gran risultato di impegno e partecipazione), dopo opportuno passaggio nell'iter procedurale negli uffici ed in aula, ha approvato e reso operativo un regolamento per gli strumenti di partecipazione all'avanguardia a livello nazionale: referendum deliberativi, abrogativi sia centrali che per Municipio, istanze interrogazioni, petizioni (on line ........mai realizzate), leggi di iniziativa popolare, assemblee pubbliche (non debat public d'oltralpe, termine usato impropriamente a Milano per le totalmente diverse direttive decisionali che ha in Francia), ecc. ecc.

Chi è al corrente di queste opportunità? Chi le conosce negli aspetti operativi? L'Amministrazione quanto ha speso per un piano di informazione della cittadinanza? Le forze politiche li hanno utilizzati nelle decine di questioni importanti dove la cittadinanza avrebbe dovuto essere coinvolta in forma preventiva di dibattito, non a decisioni ormai prese (anche se esiste il referendum abrogativo ma non può essere utilizzato per tutti i settori della governance della nostra Città Metropolitana)?

Come molti di voi sapranno nello Statuto del Comune di Milano, espressamente negli articoli 18 e 19 è definita e normata la figura del Difensore Civico che, con grande velocità e scarso eco mediatico, causa direttiva nazionale in termine di risparmi, è stata soppressa durante la giunta Pisapia e lasciata sepolta da TUTTI.

Non dalla Cittadinanza Consapevole, che conosce i propri doveri ed anche i propri diritti.

Questa figura va fatta rinascere, direttamente da noi, così come un portale nostro, neutrale, moderato, che, attraverso un team apposito di legali, possa preparare istanze corrette, ove necessario, che mettano di fronte alle loro responsabilità gli Amministratori quando le loro azioni violeranno l'interesse di gran parte dei Cittadini.

L'imbroglio del mancato e DOVUTO rimborso TARI per errati conteggi 2014>2018 delle pertinenze (guarda caso modificati dalle cartelle 2019 quindi con palese ammissione) dopo gli strombazzati proclami del Sindaco Sala ed i moduli di richiesta del maltolto, con molta probabilità, con uno strumento a nostra disposizione di cui sopra avrebbe avuto un iter giudiziale ben diverso dall'essere puntualmente disatteso.

Una cittadinanza partecipe con strumenti adeguati ed utilizzati con frequenza porta a 2 vantaggi:

  1. Responsabilizzazione della cittadinanza che conosce anche le difficoltà degli Amministratori nel ginepraio di norme e burocrazia
  2. Legittimazione degli eletti che instaurano un rapporto di ascolto costante, sfruttando la qualità spesso inconfutabile della proposta proveniente dalla cittadinanza attiva che vive quotidianamente la propria via, il proprio quartiere, la propria città.

Cosa ne pensate?

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