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Buongiorno a tutti. Come sempre, e a dispetto del buonsenso, il mercato del viale Cermenate si fa.
Le persone si assiepano davanti alle bancarelle. In un mercato all'aperto è inevitabile.
Come cittadino, per segnalare la situazione, ho usato i mezzi a mia disposizione. Ho telefonato al 112, mi hanno passato la polizia. Hanno risposto che avrebbero verificato.
Ho chiamato il pronto intervento dei vigili, 020208.
Mi hanno risposto che purtroppo l'ordinanza permette i mercati all'aperto. In ogni caso hanno inviato un'auto al mercato. L'auto effettivamente è arrivata, e sia con altoparlante che di persona, i vigili hanno invitato le persone a non stare ammassate. La folla si è diradata, ma non appena i vigili sono andati, la situazione è tornata quella di prima. I vigili e, in generale le forze dell'ordine, hanno fatto il loro dovere in modo puntuale.

Purtroppo, di fronte a un'ordinanza del comune, alla quale si aggiunge l'incoscienza delle persone, recuperare la situazione è difficile. L'ordinanza di apertura dei mercati non tiene in conto l'impossibilità di governare l'assembramento.

Questa ordinanza crea un problema non da poco: spiegare alle persone perché il virus è pericoloso al bar e non al mercato.
Nel caso del mercato del viale Cermenate, abbiamo pure  l'aggravante: le bancarelle sono addosso agli edifici, con il risultato che chi ha una inevitabile necessità di uscire si trova suo malgrado immerso nella folla.

Chiedo perciò, come cittadino con pari diritti e doveri di chiunque altro, che il mercato sia sospeso, così come tutte le altre attività che implicano assembramento di persone.
(Cristina Tajani, Anna Scavuzzo)