Rispondi a:

Inviato da avatar Alberto Marzi il 10-10-2011 alle 10:03

Forse non mi sono spiegato bene ed ho originato un fraintendimento.

Non intendevo fare "apologìa" della prostituzione, ma semplicemente, partendo da un dato di fatto e cioè che la prostituzione esiste, mi chiedevo:

poiché la legge Merlin la vieta ufficialmente, la prostituzione viene esercitata clandestinamente, causando molteplici danni alla collettività: sicurezza in primis (delle protagoniste stesse, dei "clienti" e della collettività tutta) nonché danno economico perché il "giro d'affari" (non marginale) è completamente esentasse non potendosi dichiarare redditi derivanti da attività illecita. Dunque, come negli anni del proibizionismo negli Stati Uniti, la proibizione non fa' che attrarre la criminalità che, per ricavare il massimo profitto dall'attività illecita, non esita ad  esercitarla con criteri schiavistici.

Il mio dubbio (ed in questa ottica ponevo la domanda) è se sia preferibile mantenere lo stato attuale, con le conseguenze che abbiamo sotto i nostri occhi o provare piuttosto a rendere governabile e governare il fenomeno.

L'alternativa (abolire il fenomeno) non è, a mio avviso, ipotizzabile a breve / medio termine....occorrerebbe un salto di qualità culturale nella nostra società che, ammesso di cominciare oggi, impiegherebbe qualche generazione per compiersi....

 

P.S.: Non ho letto il libro che mi ha consigliato, ma conosco molto bene il brano che Nanni Svampa tradusse anni fa' da G. Brassens, intitolato: Donne di piacere, il cui contenuto credo possa essere una sintesi molto efficace di quanto espresso in quel libro (che comunque andrò a leggere quanto prima).

Accedi

Devi inserire Nome utente e Password per inviare un messaggio. Se non li hai prosegui inserendo il contenuto della risposta e i dati personali (nome, cognome e email) oppure Registrati

L'accesso a questo sito è possibile anche per gli Aderenti alla Rete Civica di Milano selezionando nel menu a tendina la voce "Aderente della Rete Civica di Milano".

Contenuto della risposta