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Purtroppo la mia esperienza mi porta a pensare male di queste iniziative.

Assomigliano alla lista della spesa, a quello che si vorrebbe fare...

poi alla resa dei conti si fa poco o nulla.

Si presentano questi progetti omnicomprensivi e faraonici alla cittadinanza.

Gli si promette partecipazione, e la gente si impegna, propone, sogna.

Poi le idee passano al vaglio degli esperti, si va a vedere quanto si può spendere realmente e viene fatta una selezione drastica.

Casualmente sono scelte le idee che fanno più comodo, magari inserite da studi tecnici che gravitano attorno al comune, ma essendo pervenute assieme a quelle dei cittadini sono il volere del popolo.

Solo che sono scritte meglio, più fattibili...

Ricordate il progetto per piazza castello?

Me ne vengono in mente anche altri.

Ma allora cosa fare?

La mia è una visione così pessimista, certo, ma vi indico anche l'alternativa.

L'alternativa si chiama priorità.

L'alternativa si chiama ascoltare le richieste che vengono dai cittadini e non proporre loro dei documenti preconfezionati a cui "partecipare".

Si deve fare una cosa per volta: prima si stabilisce una priorità di interventi, ne servono 10000 in una città grande come Milano, ma bisogna farli uno per volta e farli bene.

Poi se vuoi che la cittadinanza partecipi lo fai per davvero.

Posso assicurarvi che il 90% delle persone non sa che può partecipare, e molti di quelli che lo sanno è perhé sono "invitati" a partecipare.

Io so qualcosa perché seguo partecipaMi.it, ma non c'è un unico luogo costante ufficiale per la partecipazione.

Ogni volta si aprono siti diversi o si piazza qualche sottopagina nel mastodontico sito del Comune di Milano.

Qui si tratta di realizzre un sito ufficiale da zero o meglio sponsorizzare come si deve partecipaMi.it e dotarlo di quegli strumenti necessari a portare avanti nel miglior modo possibile la partecipazione dei cittadini attraverso il WEB.