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Inviato da avatar Bruno Alessandro Bertini il 14-07-2020 alle 10:46

Piazza Angilbero II è una piazza complicata e non solo per il nome.

E' uno snodo per cui passa una delle principali vie di traffico che la taglia a metà e per sua conformazione è divisa in due parti ben distinte.

Questa piazza si è sempre caratterizzata per un alto degrado dovuto principalmente a due fattori: la poca fruibilità da parte dei cittadini e la collocazione in una zona complicata, periferica, vicina a quartieri popolari.

Non si sa bene come ma un bel giorno il comune si ricorda che esiste e decide di riqualificarla almeno in parte con un progetto pilota.

Chiariamo subito che si tratta solo di un quarto della piazza, i restanti 3/4 non saranno riqualificati né tanto meno la zona circostante.

Il progetto è valutativo e provvisorio e punta a rendere fruibile alle persone almeno una parte della piazza con installazione di panchine, alberi, tavoli da ping pong e biciclette.

Tutto questo ovviamente ha un costo non solo economico ma cambia i flussi di traffico rendendoli più difficoltosi.

Una pista ciclabile incompleta, un parcheggio che restringe la carreggiata e la chiusura di alcuni svincoli creano malcontento tra i residenti ma nessuno andrà più a chiedere alcun parere.

Come sempre accade in Italia la cosa si cristallizza e qualcosa che doveva essere una prova per poi procedere a una reale riqualificazione resta opera incompiuta.

Oggi da una attenta osservazione è chiaro che la piazza sta nuovamente soffrendo di degrado.

Le cause sono principalmente due: non vi è stata una reale riqualificazione (rifacimento asfalti, cordoli o sistemazione aiuole) ma solo una operazione provvisoria, di facciata.

Quindi al degrado iniziale ora si sta aggiungendo quello delle strutture provvisorie a loro volta logorate dal tempo.

Le piante nei vasconi non possono che soffrire e qualcuna è già morta.

Ci sono poi buchi e disconnessioni piuttosto pericolose per chi cammina precedenti alla riqualificazione:

Gli stessi bolli di vernice che dovevano ravvivare la piazza sono ormai degradati dal tempo rafforzando l'impressione di abbandono.

L'unica aiuola presente è in pessimo stato e le erbacce crescono rigogliose.

A tutto questo si aggiungono alcuni errori evidenti nella progettazione, a partire dalle rastrelliere delle biciclette che non permettono la pulizia degli scoli dell'acqua che rischiano di intasarsi ad ogni temporale.

Non che il resto della pulizia sia curata: quando ho fatto le foto era presente un operatore che ha cambiato i sacchi nei cestini ma non ha fatto niente altro, non ha disostruito lo scolo intasato, non ha raccolto le bottiglie di vetro, le lattine e i cartoni della pizza accumulati il giorno prima (sulla piazza ci sono dei bar e una pizzeria d'asporto e la gente si ferma sulle panchine a mangiare e bere). Anche il distributore dei sacchetti per cani ormai è usato come cestino.

L'accesso alla piazza è poi studiato male.

Diversamente dal progetto originale non è possibile uscire dove ci sono le strisce pedonali che attraversano via bessarione ma bisogna uscire in strada prima in un punto pericoloso perché non visibile per chi gira in auto.

Tutta la piazza è però studiata male, specialmente per i disabili che non hanno scivoli per scendere dai marciapiedi o dove ci sono ci hanno piazzato davanti le piante.



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