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Inviato da avatar Stefano Vigo il 31-08-2020 alle 17:49

Buonasera a tutti.

Nell'edizione del TG3 delle ore 14,00 di oggi, è stato trasmesso un servizio sui lavori di questa pista ciclabile, che, in effetti, sta provocando qualche polemica di troppo (naturalmente poi qualche politico ne approfitta ovviamente per farsi pubblicità), anche se non tutte la critiche mi sembrano sbagliate.

Nel servizio si vedeva un tratto di pista ciclabile già realizzato e sopra ad essa era parcheggiato (in divieto di sosta) un bel furgone delle consegne, che la bloccava completamente impedendo il transito dei ciclisti, ovvero costringendoli a spostarsi sulla corsia dove transitano le auto e gli altri mezzi. Visto il forte traffico è una manovra molto prossima al suicidio!

Questa pista ciclabile così come viene realizzata è pericolosa e inutile per i ciclisti, che sono un'utenza debole, da proteggere fisicamente da veicoli parcheggiati in Sosta Vietata sopra alla stessa ciclabile, e auto che attraversano la pista per entrare e uscire dai parcheggi.

Non riesco a capire quale logica sadomasochistica ha il Comune di Milano, che è passato da un'idea di pista ciclabile in Viale Monza a fianco dello spartitraffico centrale (sommersa di giuste critiche, e infatti abbandonata), al suo spostamento in fianco alle auto parcheggiate (altra soluzione sbagliata, come si vede dal furgone in sosta vietata sopra ad essa). La soluzione corretta dovrebbe essere invece in fianco al marciapiede (o sopra ad esso), con le auto parcheggiate in sosta regolare alla sinistra dei ciclisti, con adeguato spazio per aprire le portiere.

Che il Viale Monza sia pericoloso non c'è ombra di dubbio, tra soste vietate (la spina di pesce non è autorizzata, ma nemmeno mai sanzionata dall'inesistente Polizia Locale); dalla doppia fila ampiamente e illegalmente diffusa, ai pedoni che attraversano lo spartitraffico centrale; tanto che le rare volte che passo in auto da queste parti, mi tocca veramente guidare con quattro occhi.

Mi sorge quindi un dubbio, se i quattrini sono pochi, non sarebbe meglio fare meno chilometri di piste ciclabili, ma realizzarle una sola volta e in maniera da proteggere fisicamente i ciclisti? Non è che tra qualche settimana la pista ciclabile di Viale Monza verrà nuovamente spostata in fianco al marciapiede (come dovrebbe essere fatta), visto che tra furgoni piazzati sopra per le consegne; auto in sosta vietata; ecc; i ciclisti di fatto la snobberanno in quanto pericolosa, e a rischio della pelle?

P.S: A quando un'Assessore ai Trasporti con la Patente di Guida, e tanto buonsenso? Come mai non ci sono delle linee guida tecniche ben precise sulle piste ciclabili, che impediscano "aborti" come quello in corso di realizzazione in Viale Monza?

 

Milano 31 Agosto 2020

                                                                                                         Cordiali Saluti

                                                                                                        "Stefano Vigo"

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