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Inviato da avatar Alessandro Marzocchi il 01-09-2020 alle 16:32

Di fondo abbiamo opinioni simili, ritengo utile chiarire alcuni aspetti.
In concreto,
a- cosa vuol dire ambiente unico - Cittadino e Amministrazione - per gestire il procedimento di deliberazione?
Probabilmene pensiamo tutti ad una "gestione" informatica, siamo agl'inizi della transizione digitale, proprio questo dibattito dimostra difficoltà e resistenze, ci vorrà del tempo.
Anche la piattaforma partecipaMi prova le difficoltà a consolidarsi e procedere, chiede a noi utenti di contribuire ai costi, ma finora abbiamo raccolto poco.
b- i cittadini come potrebbero contribuire [con proposte, suggerimenti e critiche al contorno (prima, durante e dopo)]?
c- proviamo a concretizzare il diritto dei cittadini di veder presi in considerazione i loro contributi, e avere risposte consistenti?
E' un problema di regole, ma non partiamo da zero: penso alla legge 25 maggio 1970 n. 352, sull'iniziativa legislativa popolare, ed agli articoli 7-8 sulla procedura di raccolta firme, basterebbe una modifica per adeguarla alle nuove tecnologie informatiche e rendere più economiche e facili le cd iniziative dal basso.
Sarebbe anche utile introdurre una sorta di silenzio-assenso per il quale la proposta diventa legge se entro un termine dato il Parlamento non provvede, con un termine tanto più breve quanto più grande è il numero dei cittadini proponenti.
Il Comune di Milano ha una normativa sulla partecipazione ed un assessore dedicato: potrebbe procedere in tale direzione? 

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