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Inviato da avatar Bruno Alessandro Bertini il 16-09-2020 alle 13:56

Fa parte di un cambiamento complesso, me ne rendo conto, ma è un cambiamento in atto da diversi anni e oggi si può dire con certezza che ci sono alcuni aspetti da evitare come la peste.

Questo tipo di tecnologia deve essere pubblica al 100%.

Vuol dire che dalla server farm, al provider, tutti quelli che gestiscono i dati e fanno parte di questo sistema devono essere strutture di proprietà e dipendenti pubblici.

Non è un discorso personale riferito a questa iniziativa in particolare, ma in caso contrario sarà sempre possibile una distorsione dei dati e un loro utilizzo per fini differenti da quelli dichiarati.

Secondo aspetto che ormai, per esperienza, si conosce, è l'idea di partecipazione del cittadino "disinteressato".

So di scrivere su un sito che fa della partecipazione del cittadino la sua ragione esistenziale e o già parlato di questo altre volte con Oliverio...

Obbligare il cittadino a partecipare è dannoso come impedirgli di farlo.

Se un servizio, per funzionare, ha bisogno della partecipazione del cittadino, e non solo del cittadino interessato per motivi contingenti ma una sorta di volontariato sociale partecipativo, alla fine il risultato sarà controproducente.

Ce ne rendiamo conto con tutta una serie di servizi telematici della pubblica amministrazione.

Lì dove prima bastava chiamare un responsabile o recarsi a uno sportello ora vi è un obbligo di "partecipazione" tale che prima ci si deve iscrivere, poi si comunicano i dati, poi si accetta la gestione dei dati coi relativi aggiornamenti, poi si deve controllare le comunicazioni in mail, poi si devono fare richieste con precise procedure di inserimento dati, bisogna stampare la ricevuta, controfirmarla, scannerizzarla, reinviarla, controllare l'esito...

Insomma, la partecipazione diventa svolgere un lavoro gratis al posto degli attuali responsabili.

Il cittadino medio, se non ha un motivo valido, non vuole partecipare a queste cose.

E il motivo valido per partecipare di solito è il fatto che un servizio non funziona, perché chi di dovere non riesce a farlo, o perché c'è un obbligo derivante da una "innovazione" che introduce la partecipazione come elemento indispensabile ad ottenere il servizio.

La sicurezza dei cittadini ha delle priorità che a mio avviso sono ben altre:

A) Benessere e ricchezza diffusa.

Chi è povero o a disagio tende a compiere crimini violenti e stupidi. Purtroppo la povertà e il disagio sono in costante aumento.

I partiti ci spingono a dividerci in diverse fazioni e odiarci.

I media ci terrorizzano con pandemie, terrorismo e altri efferati fatti di cronaca amplificati al solo scopo di incuterci paura e disagio.

B) Conoscenza reciproca e cultura omogenea.

Politiche di immigrazione senza alcun senso creano conflitti sociali immettendo nella nostra città persone di cultura diversa, educate secondo altri canoni, spesso povere e a disagio... aiutate poco e male e scaricate sul contesto sociale che pian piano diventa sempre più ostile.

C) Degrado ambientale

D) Cetezza che la pena detentiva non sarà rispettata.

La magistratura è sempre più ridicola e lascia le forze dell'ordine esposte a pericoli che potrebbero essere evitati; figli anche di una legislazione impazzita che ha perso i giusti equilibri che permettevano di punire il violento e risarcire le vittime.

Insomma è chiaro che il controllo del terrirorio è solo una di queste priorità, che tra l'altro agisce sull'effetto e non sulla causa.

Se penso che la priorità potrebbe diventare il controllo delle persone... no, non mi piace per nulla come idea.

Qualche settimana fa avevo teorizzato su facebook che l'attuale stato di incertezza nell'ambito della sicurezza personale, sommato al fatto che oggi tutti girano mascherati senza destare sospetti, avrebbe portato a proporre metodi di identificazione automatica delle persone, tramite codici o altre soluzioni tecnologiche.

Una di quelle situazioni da film di fantascienza in cui tutti diventiamo potenziali criminali da sorvegliare.

Queste sono le mie preoccupazioni.

Per caso è un sistema che a regime sfrutterà la tecnologia di quinta generazione per essere presente ovunque?

Qualunque cittadino, senza usare alcuna password, potrà accedere ai dati raccolti in tempo reale?

E se in una zona ci sono tanti furti il valore delle case diminuisce?

E chi mi vieta di ingaggiare una decina di sbandati per far scendere il valore delle case in una zona in cui voglio fare una speculazione edilizia?

Sono alcune domande che mi vengono in mente così...

Per sollevare i miei dubbi serviranno tante risposte diverse da quelle che ora immagino.

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