Rispondi a:

Inviato da avatar Gianluca Gennai il 04-10-2020 alle 13:51

Sembra aver ceduto il cosi detto: tappeto d’usura (immagine allegata).

Giusto per capire meglio quanto sia importante eseguire un’asfaltatura, provo a descrivere una buona prassi datami da un collega che si occupa di collaudi stradali.

La pavimentazione in asfalto utilizzata per la realizzazione delle vie di traffico è composta da:

1 - una sovrastruttura stradale sottoposta all’usura dei carichi generati dal traffico veicolare che vanno stimati bene;

2 - un sottofondo (generalmente in terreno naturale, o per Milano il pregresso ciotolato.

La sovrastruttura stradale si può suddividere in tre differenti strati: una fondazione; una base; uno strato superficiale (collegamento e strato di usura).

La temperatura degli aggregati (conglomerati bituminosi e inerti) all'atto della miscelazione negli impianti di produzione dovrà essere compresa tra 160 e 180 °C; quella del legante (bitume) tra 150 e 170 °C.

Il dimensionamento di questi strati e i requisiti tecnici necessari, vanno di volta in volta determinati, definendo:

1 - La classe di traffico che interesserà la strada; − la composizione granulometrica della miscela; − il tipo di legante idrocarburico (bitume).

2 - Lo strato di usura detto anche “tappeto di usura”, ha una funzione portante irrilevante rispetto agli strati sottostanti. Il suo compito è invece quello di garantire predeterminate caratteristiche superficiali della pavimentazione, quali: regolarità superficiale;  aderenza e impermeabilità.

Le pavimentazioni stradali si possono distinguere in due differenti parti: − sovrastruttura; − sottofondo. La sovrastruttura stradale poggia direttamente su un sottofondo. Le pavimentazioni in asfalto sono realizzate applicando su di un sottofondo di materiale bituminoso (tout-venant) di almeno 10 centimetri di spessore, uno strato di collegamento (binder) in conglomerato bituminoso dello spessore minimo di 5 centimetri. Il manto superficiale di finitura (tappeto di usura) in conglomerato bituminoso a granulometria fine, generalmente dello spessore di 2 centimetri, viene disteso applicando un binder di maggiore spessore (minimo 8 centimetri) con funzione sia di sottofondo sia di collegamento. In questo caso il conglomerato bituminoso deve essere posato su di uno strato di materiale stabilizzato.

Aggiunge:

Il costipamento dei conglomerati è un’operazione della massima importanza e merita un’attenzione del tutto particolare. Per una buona esecuzione del lavoro è fondamentale l’impiego del rullo gommato. Il rullo gommato compatta e chiude il conglomerato è migliore del rullo metallico e contemporaneamente mantiene intatte le caratteristiche di micro-tessitura superficiale degli inerti. L’uso del vibrante è generalmente sconsigliato specie nella posa di conglomerati in strati sottili. L’adesione del conglomerato agli pneumatici del rullo, che si manifesta all’inizio del costipamento, cessa non appena le ruote raggiungono una certa temperatura superficiale e non si manifesta più finché questa temperatura non scende.

Quanto sopra, è una normale procedura, e penso sia stata seguita dalla Ditta che ha eseguito le opere di rifacimento del manto stradale; dunque, o il problema è la quantità e/o la qualità dei componenti utilizzati, o il problema è l’aumento spropositato del transito di mezzi pesanti rispetto al preventivato, o il problema è il tempo dato alla ditta per ricoprire, riducendo alla stessa, i tempi necessari per eseguire un buon lavoro che comunque dovrebbe essere sempre eseguito correttamente.

Non saprei dire chi si occupi del collaudo tecnico/prestazione delle opere stradali, se è previsto dal capitolato dunque la stessa ditta, o se questo ricada sempre sulle responsabilità del Comune indipendentemente dal tipo e dalla superficie d'intervento. Immagino sia l'Azienda che rilascia un documento di conformità e che la cosa sia poi gestita dall'Ufficio Tecnico del Comune, il quale firma l'avvenuta attività conformemente a quanto previsto ecc.ecc.

L'apicale è chiaro:

- Sindaco (carica politica)

- Assessore (carica politica)

- Dirigente (carica tecnica/amministrativa)

- Tecnici 

Intanto Milano, pur riconoscendo la difficoltà della gestione di una Metropoli tout court,  ha le strade tutte da rifare o quasi. Nei piccoli comuni, spesso salta l’Assessore se non il Sindaco, invece qui saltano (letteralmente) i cittadini.

Gianluca Gennai

Accedi

Devi inserire Nome utente e Password per inviare un messaggio. Se non li hai prosegui inserendo il contenuto della risposta e i dati personali (nome, cognome e email) oppure Registrati

L'accesso a questo sito è possibile anche per gli Aderenti alla Rete Civica di Milano selezionando nel menu a tendina la voce "Aderente della Rete Civica di Milano".

Contenuto della risposta