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Inviato da avatar Bruno Alessandro Bertini il 08-11-2020 alle 21:48

Da quando ho fondato il mio partito ho abbracciato una visione statalista.

Ovviamente senza le esagerazioni estremiste del comunismo, ma in alcuni campi strategici lo stato deve essere il soggetto predominante.

Oggi internet è il veicolo di informazione e di scambio/arricchimento culturale preferito da tantissime persone.

In futuro lo sarà ancora di più.

I componenti base del WEB fruibile da chi non è esperto sono ormai chiari.

Un motore di ricerca

Un social media

Una enciclopedia/biblioteca

Una testata giornalistica

Una IA in grado di dare supporto e pieno accesso anche agli utenti meno capaci

In uno Stato come l'URSS tutti questi strumenti sarebbero statali.

Esclusivamente statali.

Una esagerazione che non favrisce la pluralità di servizio.

Oggi sono praticamente liberi da ogni vincolo e gestiti da privati che hanno sede fuori dall'Italia e dall'Europa.

Una esagerazione di segno opposto.

Il giusto equilibrio si avrebbe con degli strumenti pubblici almeno al 30% del mercato e con soggetti privati accreditati che si muovono all'interno di un preciso quadro normativo.

Non capisco ad esempio il motivo per cui le testate giornalistiche non debbano sottostare a rigidi controlli sulla veridicità delle notizie riportate.

Ovviamente se faccio post su facebook o tengo un sito in cui scrivo le mie opinioni non ho questi vincoli, ma se sono una testata giornalistica ufficilamente riconosciuta, dopo un certo numero di notizie infondate perde il suo status di testata giornalistica lasciando posto ad altri più seri.

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