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Inviato da avatar Marco Righetti il 12-10-2011 alle 09:41

Blocchi domenicali del traffico

E' ormai scientificamente provato che i blocchi domenicali del traffico, finalizzati alla riduzione delle polveri sottili, sono totalmente inutili, sopratutto se circoscritti alla sola città di Milano (ma anche se aderissero tutti i comuni della Lombardia non cambierebbe granchè). C'è poco da fare, purtroppo: dipende dalla particolare conformazione della Pianura Padana: per chi fosse interessato, sono disponibili vari studi sull'argomento. Passa il tempo, ma politicanti e burocrati, a qualunque schieramento appartengano, sembrano ostinarsi ad ignorare la realtà dei fatti. Ed è stupefacente come, nonostante tutto, molta gente anche istruita continui a dare loro credito. Il vero problema, qui, non è evitare le sanzioni della Comunità Europea ed assicurarsi le simpatie di una parte dell'elettorato: è salvaguardare, ma per davvero, la salute pubblica. I blocchi del traffico la Domenica dalle 8.00 alle 18.00 non rappresentano certo la soluzione. Si cerchi piuttosto di limitare il traffico dal Lunedì al Venerdì e di intervenire (seriamente però) su taluni impianti di riscaldamento. Il modo ottuso con cui vengono applicate le ordinanze (col solo obiettivo, mal celato, di comminare multe per rimpinguare le casse comunali), impedisce di fatto agli sfortunati milanesi non dico di circolare per la città, ma anche solo di lasciarla (sì, va bene: se non prima delle 8.00, per poi dover rientrare non prima delle 18.00. E chi rientra da un soggiorno? Ma lasciamo perdere...). E questo non tanto per fare la solita gita. Mi riferisco soprattutto a chi, lavorando dal Lunedì al Sabato, ha a disposizione solo la Domenica per recarsi fuori Milano per andare a trovare dei parenti o dedicarsi ad attività amatoriali in proprio (tipo curare un vivaio o una serra) che il lungimirante legislatore non ha ricompreso tra le "eccezioni" e la rigorosa polizia locale non è in grado di annoverare tra le ragioni dettate dal buon senso (del resto, come documentarle?). Certo, i furbi ci sono sempre e vanno "educati", ma perchè penalizzare in questo modo gli onesti, oltrettutto, ripeto, senza alcun motivo razionale? Tralasciando la casistica di emergenze che possono sempre capitare (ad esempio un familiare che abita fuori Milano e che si sente male: vallo un pò a spiegare alla pattuglia della polizia locale che ti ferma mentre stai correndo da lui), l'insulso provvedimento è lesivo della libertà di movimento dei cittadini e li discrimina. Perchè io, possessore di un autoveicolo datato (impossibilitato a cambiarlo per motivi economici) o non residente in un tratto stradale dove il traffico è consentito, almeno la Domenica non posso neppure uscire dalla città subendo per giunta gli sberleffi di chi magari abita anche solo ad un kilometro di distanza dal confine comunale? Non va bene. La lotta allo smog non si fa con la demagogia, ma con provvedimenti basati su criteri scientifici e su misurazioni oggettive (l'abbattimento del livello di PM10, Domenica scorsa, non era dovuto al blocco del traffico, ma al vento di foehn).

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