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Inviato da avatar Gianluca Gennai il 29-12-2020 alle 00:01

L’idea di una città smart o smart city che fa più “figo”, è obbligatoriamente connessa con una serie di altre attività meno nobili ma non meno necessarie alla quotidianità dei cittadini milanesi (quelli che davvero non si fermano neanche a Natale, malgrado 20 cm di neve, annunciati una settimana fa).

Dunque, a detta del Sindaco, dire che la città si è fatta trovare impreparata, è cosa da poltronari che nulla sanno di come si gestisce una città di 1.500.000 abitanti che con la neve non possono utilizzare il monopattino.

Probabilmente ha ragione, ma non è forse il paradosso dire a qualcuno che parla di cose sensate che sia facile dirle seduti su un divano? Non dovrebbero uscire dal gabinetto del Sindaco o meglio dai suoi due Assessori di punta: Dott. Maran all’urbanistica e Dott. Granelli ai trasporti?

Non sarò certo io a dire cose cosi sensate se non al pari dei suoi due moschettieri, i quali si dilettano a promuovere visioni di una città plastica, anche con i tutorial web.

Ora, se da una parte il Dott. Maran critica Regione Lombardia e si lancia a esibire cilindri per spiegare con i volumi i mq di un edificio (non male) che sarebbe lasciato vuoto per aumentarne la capacità di domani, giusto per provare che avverrebbe una speculazione e una ben poco nobile opera di evacuazione coatta dei condomini, impossibile dato il blocco degli sfratti in data da destinarsi con buona pace dei tanti proprietari che soffrono da anni occupazioni e mancati pagamenti dell’affitto, dall’altra il Dott. Granelli si dimena nel cercare di non danneggiare le strade con il sale, quando ciò non è possibile data la ridottissima operazione di pulizia delle stesse, specie in periferia, dove l’assessore avrà certo pensato che lì le strade si danneggerebbero ancora di più, visto il degrado in cui si trovano, dunque è meglio che siano i privati cittadini a restare bloccati con il proprio mezzo, cosi si evita anche l’inquinamento e i contagi virali.

Questa prima neve (abbondante), ci ha fatto pensare subito alle Olimpiadi Invernali 2026 e a quanto sia bello avere una città smart che non si ferma, con tanto di brindisi sui navigli, ciaspolando tra un drink PD e un drink meneghino, dato che non si può andare sulle amate cime, con tutta la periferia ferma e il sale che davvero ci riporta al salario medievale, forse la nuova forma di stipendio degli antichi stradini (si saprà che le operazioni di pulizia e spargimento del sale sono in appalto, dunque si parli ora o si taccia per sempre).

Gianluca Gennai

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