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Inviato da avatar Philip Grew il 13-01-2021 alle 20:35

Eventi storici negli stati uniti

Dare uno sguardo complessivo richiede sia una visione globale del pianeta sia la visione del presente dai punti di vista del futuro e del passato (nel loro insieme), la visione diacronica. Quindi, quando parliamo di un evento di portata storica a noi contemporaneo scegliamo di collocare o nel presente o nel futuro il centro prospettivo. Nel secondo caso possiamo usare gli strumenti impiegati dagli storici per capire gli eventi umani del passato. Il 6 gennaio 2021, qualcosa è successo negli Stati Uniti. Tante persone di Milano mi hanno scritto dei messaggini essemmesse chiedendo che cosa a mio avviso stesse avvenendo. C'è chi confronterebbe questo evento con quanto avvenuto il 27 febbraio 1933. Accettando il paragone, lo dobbiamo prendere con beneficio d'inventario: una delle lezioni dell'Episcopio è che il rapporto di un evento storico con gli eventi umani è necessariamente complesso, non lineare.

Se banalmente guardiamo il presente con un parallelo tratto dal passato, con la prospettiva delle linee parallele convergenti evidente in una foto di un binario ferroviario diretto lontano, un'ottica alla quale Perugino ci consegna le chiavi di lettura, se usiamo il Reichstagsbrand come seconda figura piana in un'omologia imperfetta, la recente violenza nel District of Columbia trova la sua naturale inquadratura nelle parole di Neville Chamberlain: "brute force, bad faith, injustice, oppression and persecution". Il senno del poi che separava il primo ministro dall'incendio al parlamento misurava circa 78 mesi. Le sue parole del 3 settembre 1939 ci forniscono un dipinto istruttivo dell'ideologia che nell'attuale conflitto muove la folla supremazista incitata dal 45esimo presidente nel disperato tentativo di premere la leva oclocratica il 6 gennaio 2021 contro lo Stato statunitense.

I sostenitori di Trump, da sempre proseliti della cattiva fede, hanno creduto nella prepotenza proprio perché attaccati a un sistema di ingiustizia del quale sono i beneficiari. L'oppressione di una casta diversa dalla loro e le persecuzione dell'altro si sono nel corso dei secoli tradotte nel privilegio goduto dai sostenitori di Trump. Ed è stato questo stesso privilegio ad assicurar loro facile ingresso nei palazzi di Stato. Quando hanno assalito il congresso federale speravano di appiccar fuoco a certe casse di legno usate durante la cerimonia di certificazione per trasportare i verbali del collegio elettorale (antichi schedari con maniglie di cuoio).

Hanno interrotto un rito, un protocollo della forma istituzionale. I verbali erano pubblici già dal collegio riunitosi il 14 dicembre u.s. Bruciare quelle casse avrebbe avuto soprattutto un forte valore simbolico. Se vogliamo metterlo in termini allegorici, sarebbe come se a luglio quando c'è il rito dopo gli esami di maturità di affiggere i risultati sulle bacheche nell'atrio della scuola, fosse stato assalito il bidello che affiggeva le liste timbrate da un gruppo di genitori degli studenti bocciati aizzato dal preside, con la connivenza del comitato degli insegnanti precari che spargeva la voce che il gruppo non fosse in realtà composto di genitori bensì degli studenti del collettivo camuffati da genitori. Bruciando gli schedari, i teppisti avrebbero ricordato al loro pubblico non le fiamme berlinesi del 1933 ma l'incendio del Campidoglio di Washington a mano di truppe monarchiche il 24 agosto 1814.

British Burning Washington in 1814

Le giubbe rosse, nell'immaginario inconscio della folla mossasi lungo Pennsylvania Avenue dopo il comizio di Trump, in un ragionamento contorto, rappresentano la dura lex di un Regno Unito dalla fresca resipiscenza sull'industria dello scambio di bestiame umano messo agli atti il 25 marzo 1807. I proprietari schiavisti, i discendenti dei loro dipendenti Bianchi (gli "overseer", i sovrintendenti del lavoro nei campi) e soprattutto gli immigrati che si sono poi identificati come "White" non hanno mai accettato la resa degli stati secessionisti nella guerra del 1861-1865. Hanno nel tempo identificato la "causa perduta" sudista con i patrioti americani nella guerra del 1775-1783 e specialmente quella del 1812-1815. L'eroe di Nuova Orleans nel 1815 è quel generale, poi presidente, Andrew Jackson, che è stato assunto come modello da Donald Trump. Jackson è stato anche rappresentante al congresso, giudice della corte suprema di Tennessee, governatore del territorio della Florida e senatore, ma soprattutto è stato uno dei militari più feroci nella persecuzione degli indigeni e un grande proprietario schiavista, acquistando la prima schiava nel 1787 e possedendo forse 300 persone nell'arco della carriera.

Dichiarando come proprio modello uno dei maggiori esponenti dei primi due grandi movimenti genocidi del Nord America, Trump si è guadagnato un esercito improvvisato di supremazisti. Vivono insieme al loro presidente patologicamente narciso in un mondo di illusioni. Hanno tanti alleati tra la polizia, come vuole la tradizione di collusione tra polizia e terroristi razzisti sin dall'anno 1877. Credono nell'ideologia della tortura e della prepotenza, nella grande bugia come strumento sociale; 50 milioni di statunitensi credono che l'elezione sia stata rubata.
L'economista Premio Nobel Paul Krugman pubblica un pezzo sulla futilità di accomodare un fascista come Trump. Usa la parola inglese "appeasement", praticamente sinonimo di Neville Chamberlain. I supremazisti promettono ulteriore violenza il 17 gennaio. Anche dopo l'attacco alla forma stessa della politica, il leader Repubblicano alla Camera chiede di evitare l'impedimento legale di Trump per non dividere il sentimento popolare. I politici faticano a rinunziare all'accomodamento dei 50 milioni di elettori che negano ogni realtà, sostenendo che quelli del 6 gennaio siano stati manifestanti di sinistra travestiti da supremazisti. Le "culture wars" assomigliano sempre di più alla guerra nel senso letterale.

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E qui finisce l'analisi proiettata nella prospettiva storica. Lascia insoddisfatti. Forse capisci meglio il recente evento politico usando l'altro strumento, quello di guardare il presente come se fossi uno storico del futuro. Se cerchi di capire i motti d'insurrezione durante la rivoluzione democratica, dopo quelle del 1776, del 1789 e del 1804 (Haiti), quando ti affacci agli eventi del 28 luglio 1830 non parti dalla questione della convocazione dei collegi elettorali per settembre 1830; guardi inevitabilmente per prima cosa il quadro dipinto dal testimone contemporaneo Eugène Delacroix che Marta ha incollato qua sopra. Ti chiedi perché l'artista sente che "deve dedicare la propria attività alla diffusione delle idee sociali" e magari vai a leggere delle lettere scritte dalle persone che erano là. Cerchiamo di fare la stessa cosa con l'attuale conflitto politico negli Stati Uniti.

Adam Costello and Jake by Nara Bass

La foto sopra è un fermo immagine di una scena nell'Oregon, uno stato relativamente giovane (ammesso nel 1859), dove il primo potere temporale euro-americano è del 1843, l'espulsione delle popolazioni indigene si è protratta per tutto l'Ottocento e gli africani-americani hanno ottenuto i diritti politici nel 1926 (ma ancora oggi costituiscono meno del 2% della popolazione). L'Oregon possiede una bellezza naturale mozzafiato. La cattura è tratta dal video girato dallo streamer Nara Bass il 9 gennaio 2021 a Eugene, paesotto universitario e terza area metropolitana dello stato (dopo la città maggiore, Portland, e la capitale, Salem). Bass si era precipitato sul posto dopo che la polizia ha dichiarato l'assembramento riottoso durante una manifestazione dei supremazisti davanti al palazzo del tribunale federale.

Arrivato all'incrocio bloccato dalla polizia dopo alcuni tafferugli, Bass si mette sul lato "counter" (cioè i simpatizzanti BLM) della strada per offrire una serie di commenti durante i discorsi dei manifestanti di estrema destra, ivi compreso il gruppo al quale, durante il "dibattito" prima del voto di novembre, Trump ha notoriamente chiesto di farsi da parte per il momento e tenersi pronti alla violenza futura. Bass è soltanto uno streamer amatore (per il momento: ha chiesto, dice, le credenziali da giornalista, che gli permetterebbero di commentare liberamente senza temere che le piattaforme Facebook a Amazon gli blocchino l'accesso). Mentre si trova di fronte al tribunale, dalla parte opposta della strada, incontra un altro streamer più "famoso" che conosce: Adam Costello di 22 anni, registrato con credenziali "press" e attivo anche a Portland e Salem, a sinistra nell'immagine.

Anche Costello sta caricando in rete il suo flusso video: il discorso si fa davvero interessante quando Jake (29 anni, a destra nell'immagine), uno streamer di destra che Adam conosce, venuto a documentare la manifestazione per la sua parte, attraversa la strada (tirandosi addosso la rabbia dei suoi commilitoni, dice) e viene intervistato da Costello. Dopo il tentato golpe del 6 gennaio 2021, tutti e tre si sentono in dovere di "dedicare la propria attività alla diffusione delle idee sociali". Non sono entusiasti di farlo. Preferiscono trasmettere le loro idee sulla musica o i videogiuochi ma capiscono che è un momento critico per la nazione. Anche Delacroix aveva dei forti dubbi sul fatto di dedicarsi a documentare gli eventi storici che accadevano intorno a lui. Come lui, questi streamer sono là per dovere. Jake inquadra bene la questione dicendo che voi volete giustizia ma noi vogliamo garanzie economiche.

Se ci mettiamo nei panni di uno storico di un paio di secoli nel futuro e ascoltiamo il dialogo (mezz'oretta circa partendo dal minuto 25 nel video di Costello), sentiamo le loro preoccupazioni condivise e pensiamo che cosa significhi per questi streamer rispondere al dovere di documentare, come se leggessimo delle lettere private del 1830, possiamo a mio avviso capire molto di più l'America di questi giorni piuttosto che seguendo tante fonti di notizie che non godono più della fiducia della gente. I tre streamer rispondono con il video alla crisi epistemologica del nostro periodo. Ho letto una bella frase sul Times: "Now that scorn for knowledge has been spread in America, like a squirt from a pump dispenser of liquid margarine…"; dato che ormai in America il disprezzo per la conoscenza è stata spalmata come lo spruzzo di margarina liquida da un dosatore a pompa.
Il voto odierno al congresso sull'impedimento è diventato un dibattito sulla natura della verità. La verità che l'America non riesce a riconoscere è il razzismo, il ruolo del razzismo nella costruzione della nazione. Siamo in mezzo a un periodo critico di conflitto, i giorni dal 6 gennaio al 20 gennaio 2021. Non sappiamo ancora che fine farà il monarca e con lui l'equivalente della monarchia, il sistema di ingiustizia di casta.

- ph 20210113

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