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Inviato da avatar Andrea Giorcelli il 22-01-2021 alle 14:29

Barbara Fumagalli,

quello che descrive è esattamente quello che non accade solo quando le piste ciclabili vengono realizzate come corsia ricavata dalla carreggiata (come ho decritto estesamente qui: Corsie preferenziali ciclabili), ma in tal caso (com'è avvenuto recentemente per via Sardegna e viale Caterina da Forlì per esempio) si ricevono moltissime altre critiche perché ritenute in genere, a torto o a ragione, poco sicure. Facendole piú protette questi sono gli inconvenienti che ci si deve aspettare e che non sono facilmente rimovibili a causa delle molteplici installazioni (ha idea del contenzioso legale cui sarebbe andato incontro il Comune se avesse voluto spostare quell'edicola?) e ostacoli vari che ci sono sui marciapiedi (a differenza delle carreggiate che devono essere sgombre da tutto) e diverse esigenze urbane.

Non rendersi conto di questo, da parte anche di un ciclista, vuol dire avere sviluppato solo il senso critico, sì, ma nessun'elaborazione adeguata delle possibili alternative né una vera riflessione sulla ciclabilità urbana.


Quindi è evidente che in qualsiasi modalità e posizione vengano fatte non potranno mai andare bene!

Andrea Giorcelli

www.andreagiorcelli.it

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