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Inviato da avatar Enrico Vigo il 21-02-2021 alle 08:04

Certo che alberi e arbusti hanno gamme dimensionali e funzioni diverse, ma la minuscola dimensione di impianto (che in teoria se curata attecchisce addirittura meglio), purtroppo gestita come sappiamo e vediamo, comporta un alto tasso di moria, indipendentemente dalla tipologia dell'impianto che sia albero o arbusto.

La manutenzione del nuovo impianto costa, ci si affida spesso alla clemenza del tempo per le irrigazioni (buona piovosità sperata) e spesso si preferisce sostituire con nuovi impianti il seccato, anzichè optare per una cura più efficace (bagnamento capillare frequente).

Il tutto perchè alla fine dei conti, con tutta probabilità, costa meno, ma non è la scelta preferibile per la comunità che auspica una rapida crescita del verde sia urbano che boschivo nei parchi, senza dover ritentare l'impianto sostitutivo.

La questione costi purtroppo pesa molto, il costo della mano d'opera è molto più alto di quello delle essenze da piantumare, e da conservare con adeguata menutenzione, per i primi tre anni con frequenti bagnamenti tra giugno e settembre (luglio è il mese più a rischio), pertanto le aziende che vincono gli appalti si comportano di conseguenza.

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