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Inviato da avatar Katia Ciaccio il 06-04-2021 alle 13:32

Anni Sessanta nella cava Geregnano si inaugura l'inizio delle attività di riempimento: la cavità diventa discarica

Anni Ottanta. La cava viene definitivamente chiusa. (è stata riempita di oltre 1.800.00 m.c. di rifiuti)

  1. Le società proprietarie dell'area, Società Acqua Pia Antica Marcia Spa e Calchi Taeggi Srl, nell'intenzione di avviare un'operazione immobiliare sulle aree della cava, dispongono una serie di indagini sulla qualità delle acque di falda e su campioni di suolo per appurare lo stato di inquinamento dell'area 
  2. Viene presentato un primo Progetto Preliminare di Bonifica e messa in Sicurezza alla Conferenza dei Servizi, che viene però respinta per motivi formali e tecnici. In dicembre la Regione Lombardia, dopo una prima presa di posizione vaga, esprime il suo parere positivo alla costruzione, purchè il suolo non risulti contaminato.
  3. Acqua Marcia e Calchi Taeggi srl presentano un nuovo piano di indagine approvato in Giugno dal Servizio Piani di Bonifica in Conferenza dei Servizi.
  4. Lo studio “SET” di Buccinasco (MI) è incaricato degli studi relativi alla bonifica e messa in sicurezza dell’area. Viene presentato un nuovo progetto preliminare di bonifica.

 

  1. 15 Dicembre 2008  il Consiglio di Zona 6 esprime parere negativo alla richiesta di Permesso di Costruire da parte della Società Acqua Pia Antica Marcia Spa e Torri Bisceglie  
  2. In Gennaio la Conferenza dei Servizi, giudicando le integrazioni giunte dall'azienda SET soddisfacenti, dà parere favorevole al piano operativo di bonifica dei suoli (stime dell'area indicano più o meno necessari tre anni per completare i lavori di bonifica, a seguire dovrebbero partire i lavori). (*)

(*) Il 19 dicembre 2006 la Conferenza dei servizi (Comune, Asl, Arpa, Provincia) valuta il progetto operativo di bonifica, premessa per la concessione edilizia. E sospende la procedura. Si legge: «La rimozione dei rifiuti è condizione necessaria per il proseguo della valutazione degli elaborati tecnici». L'impresa leader nelle bonifiche incaricata del progetto, Arcadis, il 31 gennaio 2008  precisa che la rimozione di terra e rifiuti costerebbe sei volte il prezzo dell'area e cioè 165 milioni di euro, passa alla soluzione B: messa in sicurezza dell'area con «copertura di teli di polietilene» e monitoraggio dei gas e delle falde decennale.  Venti giorni dopo, il 20 gennaio 2009, la conferenza di servizi dà il via libera con un pacchetto imponente di prescrizioni. Nell'estate 2010, l'iter si conclude con l'approvazione in Comune del PII.

2010 a novembre la magistratura ordina il sequestro delle aree dell'intero P.I.I. riscontrando gravi irregolarità nel trattamento dei terreni da bonificare. (Il terreno è sotto sequestro dal 11 Novembre 2010. Prima di quella data sono stati venduti duecento appartamenti. ) I costi stimati per l’intera bonifica ammontano intorno a 22 milioni di euro.

2012 La Procura di Milano apre un’indagine con diciotto persone indagate per l’ipotesi di reato di concorso in “avvelenamento colposo delle acque” e “gestione di discarica non autorizzata” nell’area Calchi Taeggi sull’ex Cava Geregnano, vicino alla metropolitana Bisceglie.

2013 Il 17 Gennaio la procura di Milano chiede il rinvio a giudizio per 17 persone in relazione alla gestione dell'area Calchi-Taeggi, a Bisceglie, zona a ovest di Milano. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono omessa bonifica, gestione di discarica abusiva, avvelenamento colposo delle acque e abuso di ufficio. Per il Gup di Milano, Gianfranco Criscione, «il fatto non sussiste» 

2015 il 27 febbraio, secondo il gup Simone Luerti, le bonifiche sono state effettuate regolarmente.

2018 In ottobre riprendono le attività di bonifica del sito. Il primo settore oggetto di scavo è il settore 5 da cui, come da progetto, si prevede l’asportazione di circa 10.000 mc di terreni potenzialmente contaminati....

2019, in un incontro pubblico sugli investimenti per il Parco delle cave, Maran dichiara che: “I problemi legati alla bonifica di Calchi Taeggi sono ormai alle spalle..."

I reati contestati dalla procura di Milano però erano molto gravi: avvelenamento colposo delle acque, omessa bonifica, gestione di discarica abusiva, abuso d' ufficio. Accuse pesanti cancellate affermando che il fatto non sussite e prosciogliendo gli imputati.

Ad oggi su quell'area si stanno vendendo appartamenti e si costruiscono circa 1000 residenze, in edilizia libera e convenzionata, 30.000 mq di uffici e circa 10.000 mq di funzioni commerciali. Ci sarà un nuovo parco pubblico di oltre 16 ettari.

La domanda che sorge spontanea è, cosa è stato controllato in questi ultimi 3 anni??

ARPA sta continuando ad operare tutti i controlli necessari per la nostra salute e sicurezza ?

Perchè non ci risultano più indagini effettuate per garantire che la zona non sia pericolosa per la salute di noi cittadini di zona?

Chiediamo al Comune delucidazioni e nuove indagini in merito.

Grazie.

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