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Inviato da avatar Giulio Beltrami il 19-04-2021 alle 11:32

Mentre frequentavo Fisica all’Università di Milano fui raggiunto a Matematica dall’amico Renato Betti che, approfittando dell’attesa opportunità per i diplomati tecnici di iscriversi ai corsi universitari, aveva abbandonato la brillante carriera di pioniere dell’informatica in Olivetti (https://matematica.unibocconi.it/articoli/qui-olivetti-elea-1961).

L’ho indotto a presentarci la sua ricerca su Pavel Florenskij perché ero curioso di capire come un pensiero razionale, apparentemente arido come la matematica, fosse albergato nella mente di un personaggio così fantasioso e avventuroso.
Già nella scorsa conferenza su Wittgenstein abbiamo incontrato vite problematiche di matematici e logici a cui possiamo aggiungere Kantor (citato da Betti), Godel e Turing.
Ma oltre gli aspetti psicologici mi sembra che metaforicamente il loro pensiero presenti una faccia reale e un’altra immaginaria, come i numeri complessi di Florenskij:  quella reale attinente la Tecnologia e quella immaginaria la Filosofia:
- Tecnologia perché la Matematica, come la Logica, non è una scienza sperimentale, ma un poderoso strumento per pensare.
- Filosofia per concepire nuove visioni di Mondo (Weltanschauung), come quello transluminale di Florenskij o quello relativistico di Einstein.
Così come ci sono i circoli virtuosi, tra Filosofia della e influenzata dalla Scienza, e tra Scienza e Tecnologia, nel complesso di quella che diciamo Tecnoscienza .

La discussione sull’infinito matematico e le sue aporie mi ha ricordato quella del grande divulgatore John D. Barrow, drammatizzata nello spettacolo Infinities di Ronconi https://www.youtube.com/watch?v=pbLn-JZ55f0 , uno dei pochi esempi efficaci di teatro scientifico (dopo il Galileo di B. Brecht), che mostrano come sia difficile divulgare la passione e la genialità, oltre i contenuti tecnici, della ricerca matematica e logica, alle origini del pensiero umano, occidentale e orientale. 

Per altro nella cultura italiana persiste una considerazione meramente strumentale della Tecnoscienza https://it.wikipedia.org/wiki/Pseudoconcetto , dalla polemica di inizio ‘900 di Croce e Gentile contro Federigo Enriques https://st.ilsole24ore.com/art/cultura/2011-04-16/cosi-italia-azzoppo-scienza-164249.shtml fino al disprezzo del Galli della Loggia per la concorrenza di Carlo Rovelli sul Corriere della Sera https://www.phenomenologylab.eu/index.php/2016/01/leggi-valori-multiculturalismo/

Invece sarebbe bene che filosofo e matematico tra guardassero oltre il vetro, sebbene smerigliato, per combinare rigore e immaginazione, come Florenskij.
E noi tutti potere godere della loro Weltanschauung.

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