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Inviato da avatar Gianluca Gennai il 20-04-2021 alle 09:09

Downhill non è una strana malattia ma uno sport, sia pure criticabile se svolto con dissennata passione, letteralmente discesa con declinazione bike, dunque discesa con una bike, tanto più ripida quanto perseguibile.

Ancora una volta si compie l’ennesimo errore, come fu fatto per i monopattini sui quali scrissi che ne andava disciplinato e soprattutto limitato l’uso, già diversi mesi fa, quando il fenomeno si affacciava nella realtà milanese.

La governace della città, come sempre è in ritardo sui fenomeni della società pronta solo a cogliere i frutti elettorali e il consenso con i soliti incontri fb e twitter, favorevoli a ogni tendenza al green in modo acritico.

Sempre più ragazzi, praticano il downhill, occorre reprimere comportamenti scorretti ma, al tempo stesso, proporre delle soluzioni e per farlo bisogna avere la mentalità giusta e la preparazione nell’affrontare i cambiamenti della società, soprattutto se questi cambiamenti sono già in atto, ancor più se ciò riguarda i giovani.

Allora se vogliamo preservare il Monte stella dal fenomeno crescente, bisognerebbe individuare uno spazio dove creare un circuito per downhill, non solo sollevare la bandiera verde e gridare allo scempio di un patrimonio da salvaguardare.

Dunque, il municipio 8, oltre ad elevarsi a paladino della tutela dell’ambiente, in questo caso il Monte Stella, si prodighi per cercare uno spazio da concedere a questi ragazzi che, volenti o nolenti, praticano questa disciplina e lo faranno ancora, dunque la cosa va gestita non solo repressa.

Gianluca Gennai

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