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Inviato da avatar Antonia Chiappini il 20-05-2021 alle 21:55

Caro Professore M. Fortunato,

ho seguito la sua bellissima relazione a Filosofia dei Navigli e in questi giorni mi sono riascoltata la relazione, e riascoltando mi sono venute un sacco di domande.

1^) noi esseri umani come diceva lei "Ci inventiamo la fabula del peccato originale" e poi dobbiamo passare la nostra vita a cercare di comprenderla, farla collimare con le nostre convinzioni, con le nostre opinioni, ma non lo trova abbastanza strano? Prima ci inventiamo un problema e poi passiamo la vita a cercare di risolverlo?

2^) Di una pianta se cresce storta, oppure impedisce la luce a quella vicina, non diciamo che è colpevole, la stessa cosa quando il pesce grosso mangia il pesce piccolo non diciamo che è colpevole, noi esseri umani abbiamo assorbito, volenti o no, la cultura del cattolicesimo, e qualsiasi cosa succeda è colpa dell'uomo, non riusciamo a vedere che anch'esso è parte della natura e quindi anche lui mette in atto le leggi della natura, anche l'essere umano è guidato dal "conatus" come dice il nostro amato Spinoza, perché dovrebbe essere colpevole?

3^) Il male esiste, ma più che la volontà di fare il male, io vedo interessi economici, di potere, di prestigio ecc. e quindi l'essere umano rincorre qualcosa se poi nel frattempo qualcuno muore è un incidente di percorso, lui voleva ottenere qualcos'altro, e per ottenerlo ha fatto delle azioni, io non le potrei fare perché la mia educazione è stata molto colpevolistica, ma se fossi stata figlia di un mafioso cosa farei?

Grazie professore saluti Antonia Chiappini

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