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INTERESSE PRIVATO, NON CERTO PUBBLICO!

Dov'è il pubblico interesse in questo affaire su San Siro?

È vergognosa la delibera approvata dalla Giunta ad appena un mese dalle elezioni, senza alcun dibattito pubblico, senza alcuna partecipazione dei cittadini e senza alcun coinvolgimento del neo Consiglio Comunale. Perfino due assessore si sono assentate da questa scandalosa votazione, in cui forse con più coraggio avrebbero potuto votare contrarie e creare per lo meno una crisi nella compattezza di questa Giunta.

Dov'è il pubblico interesse a continuare a costruire in una città come Milano che ha il 58% della sua superficie ormai edificata? Un suolo urbanizzato è perduto per sempre. Bisogna fermare il consumo di suolo invece di favorire ulteriori sviluppi immobiliari. A San Siro la costruzione di un nuovo stadio, che riguarda solo il 14% di tutta l'operazione, è chiaramente una mera giustificazione. Un'operazione immobiliare su suolo pubblico, per di più. Suolo nostro. Perduto per sempre. 

Dov'è il pubblico interesse nell'eliminare gli oltre 5 ettari di verde del parco dei Capitani? il verde, gli alberi, il suolo permeabile, la natura eliminati oggi non saranno certo compensati dalla promessa di crearne di nuovi in futuro, in un futuro che non avremo se non ci fermiamo nella nostra azione antropica di autodistruzione.

Dov'è il pubblico interesse nel favorire le operazioni finanziarie di società straniere proprietarie in scadenza delle squadre di calcio? In una città come Milano che vede allungarsi le code di chi chiede un pasto gratis, la prima delibera di una nuova Giunta di centrosinistra guarda agli interessi privati di chi specula coi milioni della finanza internazionale.

Dov'è il pubblico interesse a costruire un nuovo stadio privato quando si possiede la cosiddetta "Scala del calcio" che si potrebbe ristrutturare? Questa delibera ne prevede invece l'abbattimento, con tutte le problematiche connesse.  

Un brutto biglietto da visita di questa nuova amministrazione che, messe da parte le belle parole e i buoni propositi, incurante di pandemia e inquinamento, crisi climatica e riscaldamento globale, ha subito chiarito quali siano le sue priorità: favorire l'impresa privata e gli investitori internazionali continuando a permettere di costruire.