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Con riferimento alla costruzione del nuovo stadio di Milano, se si farà, e all'intervento immobiliare che l'accompagnerà, credo debba essere una decisione quanto più possibile condivisa. Dai milanesi, ed è bene che sia avviata la fase di partecipazione consultiva, e dai loro rappresentanti in Consiglio comunale.
Non è infatti in discussione soltanto lo stadio, ma il ridisegno di un'intera parte di Milano, della sua vocazione, delle funzioni.
Per questo, consiglierei (rispettosamente) al Sindaco Beppe Sala di evitare affermazioni come "alla fine, decido io".
Le riforme per l'elezione diretta dei sindaci non hanno infatti invertito gli scranni in aula, dove lo scranno più alto non è riservato al Sindaco, bensì al Presidente del Consiglio comunale.
Alla domanda di concorso, se venisse prima il Sindaco o il Consiglio comunale, risposi che viene prima quest'ultimo.
Il Consiglio può sfiduciare il Sindaco (e in questo caso si torna al voto), ma non è previsto il contrario. Lo superai.
Pertanto, l'ultima parola sullo stadio, comunque la si pensi, spetti al Consiglio comunale. Milano ne uscirebbe meglio.
E lasciamo da parte i "alla fine, decido io"
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