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COMUNICATO STAMPA
Il Comitato di Coordinamento san Siro – insieme agli altri comitati cittadini sottoscrittori - alza il tiro e sollecita e reitera la richiesta di dibattito pubblico a livello nazionale che aveva già avanzato nel 2020 così da uscire dall’attuale empasse in cui si trova l’amministrazione comunale.
Il dibattito pubblico - nelle modalità semplificate previste dal regolamento comunale - è stato richiesto dai Verdi nelle scorse settimane all’amministrazione comunale, ma si è fermato a causa dell’articolo 11 del regolamento comunale secondo cui il dibattito pubblico si può fare se il valore del business è contenuto entro i 300 milioni.
Tuttavia se – come nel caso dell’affaire san Siro – viene superata questa cifra la discussione può avvenire a livello nazionale.
“A questo punto nulla osta perchè si alzi il tiro e si passi a procedere con il dibattito pubblico nazionale, come i Comitati cittadini avevano già chiesto sin dall’inizio, molto prima dell’iter avviato dai Verdi nel solo ambito comunale” dice Gabriella Bruschi, rappresentate dei comitati cittadini. “Avevamo fatto richiesta di dibattito pubblico nazionale e ora -proprio alla luce della nuova delibera di Giunta – la ribadiamo e la reiteriamo.”
“Anzi, l’avvio del dibattito pubblico nazionale avrebbe un grosso vantaggio anche per l’amministrazione comunale sotto il profilo economico: quello nazionale verrebbe pagato dai proponenti [le squadre], mentre quello comunale lo deve pagare il Comune. Non c’è nulla che osti realmente all’avvio del procedimento nazionale” sottolinea Veronica Dini, avvocato che assiste i comitati cittadini.
Nell’apparente impasse, la segreteria generale del Comune ha fatto richiesta di un parere al ministero delle infrastrutture e attende una risposta.
“In questo modo i tempi si allungano ancora, inutilmente e pretestuosamente” dice ancora Bruschi. “E’ chiaro che è una decisione politica: non si può davvero pensare che uno dei progetti più importanti per Milano non possa passare attraverso una consultazione pubblica”.
I Comitati cittadini stanno peraltro esaminando – anche attraverso i propri legali – tutte le strade possibili per fermare l'incomprensibile scempio di un’area verde e di un edifico storico in ottima salute per far strada a società offrire a società private, senza limitarsi al dibattito pubblico.
INFO 348 7607054
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