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Inviato da avatar Gianluca Gennai il 20-12-2021 alle 13:53

Nel condividere anche il progetto di ristrutturazione " Aceti ", in un contesto in cui si dovrebbe trovare un compromesso, credo si collochi il commento di Ligabue, il quale salomonicamente chiede una reimpostazione di San Siro, passando da luogo del calcio al luogo dei concerti, definiamolo di fatto polivalente. Partendo da questo commento condivisibile che volge all’argomento: “luoghi dedicati alla musica, ai grandi concerti e altro”, si potrebbe dire “della cultura”, c’è da dire che San Siro è davvero molto grande e dovrebbe essere un luogo dove accogliere anche le manifestazioni musicali e le manifestazioni culturali di richiamo ridotto, dunque si pone il problema: come sfruttare al massimo le potenzialità di questo impianto enorme?

Alcuni mesi fa, quando il dibattito raggiunse un certo livello e sembrava raggiungesse lo status di confronto con il sindaco, provai a pensare, all’interno della nostra organizzazione Confederazione Cittadinanza Consapevole, a come reinventare San Siro.

Il primo approccio con l’argomento fu di far coesistere i due stadi, uno nuovo e adattato alle esigenze di Milan e Inter, il secondo un San Siro restituito alle architetture geniali originarie di Calzolari e Rocca (quindi togliendo l’infrastruttura del 3 anello), ma completamente ricostruito al suo interno e restituito a Milano con un Palasport molto grande per il nostro glorioso basket ma anche per altri sport al coperto, un impianto costruito al posto del campo da calcio, e un piano superiore dedicato ai concerti e eventi, congiungendo le gradinare del secondo anello con la copertura del palasport tramite strutture in acciaio, dunque senza gravare sulla struttura stadio, appoggiate invece sulla nuova struttura palasport anch’essa disgiunta dalla struttura storica, e completamente in acciaio e vetro. Le gradinate restanti ai lati del palasport, dedicate ad altro, negozi, bar, ristoranti ecc.

L’idea riprenderebbe il vecchio assetto della zona, quando coesistevano stadio e palasport poi crollato a seguito di un errore strutturale. L’idea potrebbe essere un modo per reimpostare l’argomento e sfruttare la zona a favore dello sport e dei milanesi ma anche aprire uno spazio alle società calcistiche.

Pensando che comunque si cementifica, resta la necessaria considerazione da fare sulla zona ex trotto che va considerata un unicum progettuale, dunque da tutelare e pensare in un insieme dove i milanesi possano godere di una specie di cittadella dello sport e di un possibile parco a verde proprio nell’area ex trotto. Quest’idea la presentai al Prof. Battisti, ricevendo un incoraggiamento che avvalora la visione e la fattibilità e che considero un autorevole giudizio positivo. Naturalmente la mia è una visione basica che dovrebbe essere presa e sviluppata in ogni ambito disciplinare, tuttavia per chi volesse, posso parlarne a partire dalla condivisione della bozza di progetto della quale allego la copertina.

Gianluca Gennai

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