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Inviato da avatar Gabriele Mariani il 19-10-2011 alle 20:01

Gentile sig.ra Elena

il problema dei parcheggi in Zona 3 e' una pesante eredita' lasciataci da vent'anni di governo del centro-destra in questa citta', piani parcheggio fatti male a misura dell'interesse delle imprese e non dei cittadini. Tuttavia si possono fare delle riflessioni e dei distinguo.

Innanzitutto mi permetto di invitarla a una prima riflessione:  ogni parcheggio e' una storia a se' stante.

I parcheggi di Piazza bernini e largo rio de janeiro sono sotto il profilo amministrativo (mi riferisco alla pratica edilizia) ad un punto assai diverso di quello di altri parcheggi (ad esempio piazza bacone): il progetto e' completo ed i vigili del fuoco, dopo lunghe tergiversazioni, hanno dato il loro parere favorevole.

Esiste dunque un diritto acquisito dall'operatore che, rispondendo ad una gara, ha, dopo molti anni e molte traversie, sistemato il progetto e le necessarie autorizzazioni.

Il ritardo piu' recente e piu' eclatante e' dovuto a mio avviso alla totale assenza della macchina comunale nel gestire e risolvere le criticita' emerse in questi ultimi anni che hanno visto contrapporsi cittadini residenti favorevoli e contrari alla realizzazione dei parcheggi in questione.

Riguardo alla pendenza in giudizio va' detto a chiare lettere che essa si riferisce a persona e non alla cooperativa in se' e pertanto non ha alcuna rilevanza ai fini dell'espletamento della procedura per dare avvio ai lavori.

Vi e' poi una seconda riflessione: a milano ci sono 60 auto ogni cento abitanti, il doppio che a parigi.

Il risultato di quanto sopra e' evidente agli occhi di tutti, credo anche ai suoi: aiuole e spartitraffico, spazi sotto le alberature dei viali sono totalmente occupati da autovetture che formalmente sarebbero in divieto di sosta; la citta' appare degradata e disordinata, gli alberi soffrono per l'aggressivita' dei suoli generata dalla sosta alla loro base ed agli urti deglle auto che vi parcheggiano in prossimita', ogni anno 2400 alberi muoiono a milano per questa ragione, lo sapeva?

Per uscire fuori da questa situazione non servono parole e proclami, le alternative sono solo due: o le auto di proprieta' dei milanesi si riducono di almeno un terzo o si trova posto per le auto sottoterra.

I parcheggi interrati non sono tutti uguali, abbiamo esempi negativi (piazza novelli e via ampere) ed esempi positivo (piazza risorgimento e piazza fratelli bandiera).

Io credo che occorra FARE CON INTELLIGENZA piu' che dire sempre dei no.

E' per questo che sono favorevole alla soluzione dei due parcheggi in questione, visto che non credo che lei ne' io ne' i suoi amici o familiari siano disposti a rinunciare alla loro auto, anche se fosse la seconda auto in famiglia.

Aggiungo una terza riflessione: lo spazio urbano e' spazio di tutti, e' suo come mio, lei come me deve avere il diritto di poter girare in bicicletta su piste ciclabili ben fatte e ben collegate, lei come me deve avere il diritto di trovare aiuole e spartitraffico verdi e liberi dalla sosta.

Con le auto che abbiamo a milano nulla di tutto cio' e' possibile.

Ha pensato al fatto che quando si va dal concessionario e si acquista un'auto di fatto si diventa proprietari GRATUITAMENTE dei 10/12 mq di suolo pubblico, di tutti, che la sua e la mia auto occupano?

La saluto cordialmente e spero che, se proprio non condivide il mio punto di vista almeno apprezzi la mia responsabilita' nel dirle chiaramente come la penso.

gabriele mariani

presidente commissioni urbanistica e territorio zona 3

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