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Inviato da avatar Gianluca Gennai il 23-06-2022 alle 16:21

Ciao Roberto.

Fondazione Perini sta facendo un eccellente lavoro, e avrei partecipato volentieri all'iniziativa alla quale mi ero anche interessato.

L'energia, come saprai, è un settore per me di confort. Condivido con te una sostanziale e auspicata presa di coscienza da parte dei cittadini sul tema del risparmio energetico che certo è il primo passo verso un'inversione di tendenza. Tuttavia, come del resto tutti i sottoservizi, nessuna giunta degli ultimi 20 anni ha affrontato il tema dello sviluppo della Città a partire da un adeguamento e ammodernamento dei sistemi cardine come il sistema elettrico e idraulico e oggi ci troviamo ad avere perdite oltre il 40% di acqua e linee elettriche sovraccariche che, certo lo sarebbero molto meno se si fosse tutti più attenti ai modi d'uso delle varie risorse e dell'energia.

Purtroppo continuo a vedere negozi condizionati a porte aperte, uffici condizionati a temperature improbabili (setpoint a 16°C), ma anche continui sviluppi di quartieri e palazzi oltre che skyline in evoluzione, dunque, come sai bene, maggiori consumi e parlo di Megawatt. 

Forse tu che sei a pieno titolo nel Collegio potrai fare un ordine per uno studio sull'argomento, Unareti è di A2A e dunque c'è anche il 25% del Comune di Milano in mezzo. Il sottosuolo di Milano va ristrutturato e non parlo dei Navigli.

Servono cavi nuovi e punti di produzione d'energia ulteriori poichè la rete nazionale è già satura e EDISON e RFI, in parte TERNA, che sono i proprietari delle linee a 380 e 220 KV, non possono garantire ulteriori carichi. Servono nuove linee nella speranza che le centrali di Cassano, Turbigo, Tavazzano, Piacenza, Sermide e le idriche lombarde, possano riprendere a produrre a pieno regime e in deroga (dunque anche la produzione a olio combustibile e nafta, dati i turbogas off-limit per il costo del gas). Ad oggi l'ecologia non deve e non può dettare regole, siamo oramai in emergenza e i discorsi stanno a zero. Di questo passo, entro breve saremo in black-out nelle case dei cittadini, compresi quelli che hanno bisogno di ausili medici per sopravvivere, e gli ospedali dovranno fare ricorso ai loro gruppi elettrogeni cosi come metro e tram, altro che colonnine elettriche e grattacieli ovunque. 

Gianluca Gennai

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