Il Paese dei Balocchi

In un incontro con Marco Cadioli al MEET Digital Culture Center abbiamo discusso sulla evoluzione delle Realtà Virtuale (RV), dopo l’annuncio del Metaverso, avvalendoci delle competenze ed esperienze del relatore, illustrate nel suo libro “Io reporter in Second Life” (Shake ed. 2007), come fotoreporter embedded, tra belligeranti di Videogiochi, e poi tra i paesaggi, costruzioni, avatar ed eventi di Second Life (SL).

Allora ci siamo chiesti perché la RV bidimensionale di SL sia stata soppiantata da Reti Sociali monodimensionali e da Videoconferenze con una piatta galleria di partecipazione, e se l’infantile grafica della RV tridimensionale immersiva, annunciata per il Metaverso, potrà mai competere con la fantastica ricchezza di SL 

Ma, se il successo di Facebook e di Zoom è anche dovuto alla leggerezza e versatilità di interfaccia, il Metaverso mi sembra penalizzato da un equivoco, sulla RV nella Infosfera o Ciberspazio, meritevole di una reinterpretazione, in termini di architettura ed ecologia dell’informazione, da approfondire; in particolare chiedendo se e come concepire modalità di riunione virtuale (Virtual Meeting) che superino la piattezza di Zoom e lo squallore dell’attuale Metaverso, offrendo certe prestazioni dei Videogiochi e di SL, senza appesantire e vincolare l’interfaccia.
(Allego una bozza di proposta progettuale)

Dal punto di vista politico, Mark Zuckerberg non è uno stupido, per cui sospetto che il suo Metaverso sia una sorta di "Paese dei Balocchi" che nasconde l'intenzione di sfruttare i nostri Ciuchi Digitali, dopo averli allettati.
La migliore difesa è prenderlo contropiede, riappropriandoci dei nostri Gemelli Digitali: World Wide People - Manifesto per un Sindacato della Rete