Rispondi a:

Inviato da avatar Stefano Vigo il 10-07-2022 alle 18:36

Buonasera a tutti.

In questi giorni sto seguendo in televisione il Tour De France, e dalle immagini televisive si nota come in Danimarca; Olanda; Belgio; Francia, e oggi Svizzera; anche nei paesini più dispersi nel nulla dove ci sono le strisce pedonali, i marciapiedi hanno degli ampi scivoli per i disabili, le persone anziane e le carrozzine dei bimbi. In alternativa agli scivoli, in corrispondenza delle strisce la strada per parecchi metri si alza al livello dei marciapiedi, per far rallentare i veicoli.

E' evidente che Milano a parte troppe chiacchiere generiche (faremo...) dei politicanti scadenti che ci troviamo, su questi aspetti di civiltà è sicuramente una città del Terzo Mondo, visto che gli scivoli per i disabili mancano in maniera diffusa in molte vie; piazze e strade sia delle periferie, che in centro purtroppo veramente da una vita (e pure gli ascensori in troppe stazioni della metropolitana).

Propongo quindi che il Sindaco dei Diritti, con la sua bella camicia colorata, convochi un Consiglio Comunale Straordinario a Palazzo Marino, per decidere un programma pluriennale di abbattimento barriere architettoniche a partire dagli scivoli per i disabili sui marciapiedi, da installare (se mancanti, o rovinati), e ovviamente sempre in caso di nuove strisce pedonali.

Nel Quartiere Baggio, il problema è veramente molto grosso, ma il Comune al momento dorme completamente. Infatti gli organizzatori del Pride con le carrozzine (e vari candidati Sindaci, assente Sala), avevano tempo fa girato il quartiere con risultati disastrosi. Al momento nulla (leggi scivoli nuovi; allargamento marciapiedi stretti; ecc..); è stato attuato dalla "giunta delle periferie", nel quartiere Baggio! 

Il tutto è poi in evidente contraddizione con i quartieri dei servizi raggiungibili a piedi in 15 minuti, ma pieni zeppi di barriere architettoniche.

Dobbiamo vedere il Tour De France (o le grandi classiche del Nord), in televisione per vedere come un'altra gestione del territorio, attenta ai più deboli, e indifesi, da quelle parti è assoluta normalità, mentre da noi che siamo una citta "Internazionale", questi investimenti sacrosanti non si fanno, salvo parlare a vanvera di "Diritti" in continuazione?

A Palazzo Marino si vogliono dare una belle svegliata su queste tematiche, trovando i fondi, e stabilendo dei cronoprogrammi di attuazione?

PS: A già "Milano Olimpica 2026", piena zeppa di barriere architettoniche per un'Euro  Figuraccia Planetaria?

Milano 10 Luglio 2022

                                                                                                           Cordiali Saluti

                                                                                                          "Stefano Vigo"

Accedi

Devi inserire Nome utente e Password per inviare un messaggio. Se non li hai prosegui inserendo il contenuto della risposta e i dati personali (nome, cognome e email) oppure Registrati

L'accesso a questo sito è possibile anche per gli Aderenti alla Rete Civica di Milano selezionando nel menu a tendina la voce "Aderente della Rete Civica di Milano".

Contenuto della risposta