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Non voglio fare propaganda, ma solo spropaganda politica, denunciando lo sconcerto per le prossime elezioni nella nostra Regione Lombardia, in cui la lotta di potere copre la mancanza o peggio la confusione di idee.
Guardandoci da chi è schiavo di ideologie ma anche da chi si vanta di superarle, quando coltiva l’ideologia della mancanza di ideologie, magari cercando di gestire la nazione come fosse una azienda oppure da destra o da sinistra, secondo come gira il vento.

La @destra è un coacervo di autoritarismo con intolleranza, di nazionalismo con secessionismo e di  statalismo con liberismo, per cui è costretta allo status quo, per nascondere le proprie contraddizioni.
Il @centro, che contestava la riforma del Titolo V, ora presenta un estimatore della privatizzazione e competitività della Sanità lombarda, alla faccia delle altre regioni.
La @sinistra ha il solito agnello sacrificale che, al di là dei pregi personali, è debole di notorietà e privo di un mandato programmatico autonomo, in attesa che questo cada, magari dalle (5)Stelle.

Ora non siamo troppo intransigenti sulla coerenza dei politici, che devono guardare avanti, adattandosi alle circostanze, così come non sottovalutiamo l’importanza della popolarità e grinta, ma pretendiamo che essi si distinguano chiaramente nel proporre miglioramenti della nostra vita, salute e lavoro, a fronte di passate sofferenze e delle difficoltà che ci aspettano.

In attesa del miracolo, perché non cominciamo noi a esporre qui pacatamente i nostri desideri e richieste di miglioramento della Regione Lombardia, attestato che, rispetto al resto dell’Italia e del mondo, possiamo dirci - grazie anche a noi - privilegiati?