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Intervengo solo ribadire un'ovvietà. La pubblica amministrazione deve essere tarata per essere accessibile a tutti. Non si tratta di età: alcuni anziani possono essere geni dei PC. Intendo quindi tutti senza riferimenti anagrafici, compresi gli analfabeti digitali, i possessori di telefoni cellulari di prima generazione ecc. ecc. per scelta o per necessità.
I diritti si hanno anche se si ha solo la quinta elementare. E chi pensa che sia anacronistico parlare di questo, significa che non ha i piedi nella realtà. Persone laureate annaspano nella digitalizzazione. L'unica diffrenza è che se frequenti un certo ambiente, ti è più facile trovare chi ti aiuti.
Ma perché "devo" farmi aiutare? C'è qualcosa che non va nel mio dialogo con le istituzioni. Dialogo che deve essere diretto e rispettoso dei bisogni dei cittadini.
Chi si atteggia a "modernista" e deride chi non è al passo coi tempi non è tagliato per fare l'amministratore pubblico.
E basta.
Ribelliamoci a questi saccenti, che lasciano indietro migliaia di persone perché non ritenute adeguate.
Saranno adeguati loro che invece di pensare a tutti, pensano solo a fare la figura dei primi della classe.
Cinzia Corti
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