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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 24-10-2011 alle 21:20

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

ROM. GRANELLI: “CONTRASTIAMO OGNI GIORNO GLI INSEDIAMENTI ABUSIVI, PRESTO UN PIANO PER LE ASSOCIAZIONI”
L’assessore: “Obiettivo è superare i campi con soluzioni di legalità e socialità”

Milano, 24 ottobre 2011 – “Il Comune sta lavorando a un piano per affrontare la questione dei campi rom: lo presenteremo alle associazioni per discutere insieme alcuni aspetti”. Lo ha dichiarato l’assessore alla Sicurezza e coesione sociale, alla Polizia locale Marco Granelli.

“Le linee guida principali sulle quali ci stiamo muovendo dall'inizio del nostro mandato – ha proseguito Granelli - sono le seguenti: superamento del ‘campo’ in quanto tale, perché non riteniamo che sia la soluzione più adatta né per le persone che vi abitano, né per la città. In alternativa, intendiamo cercare soluzioni abitative a partire da quanto previsto dal Piano Rom del Prefetto Gian Valerio Lombardi. Vogliamo evitare nuovi insediamenti abusivi. In presenza di campi in aree pericolose (come nei pressi di scali ferroviari o tangenziali), stiamo effettuando allontanamenti con interventi annunciati in anticipo, con fermezza, e senza l’uso della forza. In caso di allontanamento non ‘mettiamo in strada le persone’, ma offriamo le opportunità del Comune per i senza dimora, in particolare posti letto al dormitorio per gli uomini e ospitalità in comunità per donne e bambini”. 

“Sempre secondo quanto previsto dal Piano ministeriale, riteniamo necessario – ha spiegato Granelli - che la città di Milano si attrezzi con uno o due campi di transito per le famiglie rom che praticano effettivamente il nomadismo. Inoltre, in questo momento, è una priorità procedere alla chiusura del campo di via Novara visto che le condizioni igienico-sanitarie e strutturali sono molto critiche. Inoltre, in quell’area è prevista in tempi brevi l’apertura di un cantiere per Expo 2015. Da quando la Giunta Pisapia si è insediata – ha concluso l’assessore - in attuazione del Piano Rom coordinato dal Prefetto -  una dozzina di famiglie che vivevano in via Novara (circa la metà) e una decina di quelle che abitavano in via Idro hanno lasciato i loro campi, trovando soluzioni abitative alternative. Una decina di esse ad esempio si sono trasferite in una cascina in provincia di Pavia, reperita sul mercato con l'aiuto del Piano Rom”.

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