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Inviato da avatar Gianluca Gennai il 10-06-2023 alle 11:14

Alla Direzione Centro di Accoglienza ARCA di Via Aldini

Alla Presidentessa M8: Dott.ssa Giulia Pelucchi

All'Assessore alla Sicurezza: Sig. Marco Granelli

All'Assessore alla Sicurezza M8: Sig. Fabio Galesi

Al Sindaco di Milano: Dott. Giuseppe Sala

Gentilissimi,

l'accoglienza è certamente una delle più alte responsabilità di una Società Civile e non dovrebbe essere negata a priori, nei casi specifici di necessità ed emergenza. La Legge dice che in ogni caso non può essere negata l'accoglienza ne' può essere attuato il respingimento, dunque su questo punto prevale il Diritto e la Dignità Universale dell'individuo. 

Tuttavia l'accoglienza impone responsabilità e capacità ben chiare e definite sia a livello di Costituzione che di Leggi Nazionali, Internazionali oltre che di tutele specifiche, elencate nelle diverse note e leggi europee sull'argomento.

Benché io abbia sempre pensato che accogliere soprattutto minori, sia un dovere morale, constato, per eseperienza diretta, l'indaguatezza dell'organizzazione e delle strutture a loro dedicate, lontane da come dovrebbero essere sia a livello organizzativo che strutturale. Certamente non per colpa delle strutture in se ne' degli Enti che le gestiscono, tuttavia beneficiarie di un certo quantum economico (Pubblico e da Fondi Europei se non di livello superiore). 

Non basta.

Ci sono certamente da realizzare le tutele e le forme di supporto previste dalle leggi, sulle quali anche i rapporti ultimi fatti dalle organizzazioni compententi e in particolare inseriti nel rapporto ministeriale di fine 2022 (Ministero del Lavoro e delle Poliche Sociali - DIREZIONE GENERALE dell'IMMIGRAZIONE e delle POLITICHE di INTEGRAZIONE).

Con questi pochi presupposti, è molto chiaro il risultato soprattutto a Milano, una delle Città che stanno accogliendo maggiormente questi ragazzi sotto i 18 anni e in particolare sotto i 15 anni. 

Il Ministero registra flussi in forte aumento nel 2022 (circa un 67% in più rispetto al 2021). A parte l'Ucraina comprensibile, non sapevo che l'Egitto la Tunisia e il Marocco, fossero tra le Nazioni con problemi tali da avere flussi così alti di minori non accompagnati. 
In allegato una relazione del Ministero e purtroppo, la creda realtà di una distanza enorme e direi incredibile mancanza di senso e proporzione sull'argomento da parte di chi invece dovrebbe averli, in primis le Istituzioni, colte totalmente impreparate, probabilmente anche obbligate a prendersi delle % di minori ma tuttavia beneficiarie dei Fondi previsti e di forme di sostegno economico sostenuto da Fondazioni ecc. Dunque: come vengono spesi questi soldi?

Tutto ciò prutroppo ricade sui cittadini e soprattutto su quei cittadini che devono convivere con questa totale mancanza di capacità e preparazione che grava sulla sicurezza di tutti poiché un problema esiste: l'abbadono dei centri da parte di soggetti particolarmente pericolosi, ma anche la mancanza di modalità di gestione fuori dagi centri. La domanda è particolarmente centrata su un reale futuro non criminogeno e totalmente integrato di questi minori che sembra non abbiano obiettivi d'integrazione, piuttosto di vita migliore magari con facili guadagni: su questo dobbiamo fare molto come Società e ci deve essere una maggiore assunzione di responsabilità da parte di chi gestisce il Territorio e i cittadini, al fine di ridurre se non evitare le conseguenze di una situazione che non può che peggiorare se gestita solo in fase emergenziale dalle Forze dell'Ordine.  

Gianluca Gennai

In allegato una sintesi del report ministeriale e il report Ministeriale 

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