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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 25-10-2011 alle 11:57

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

CASA. DA GENNAIO RIDOTTI DEL 20% I CANONI DEGLI ALLOGGI ERP
Castellano: “Accordo che la città aspettava da 5 anni. Intervento concreto per le fasce più deboli, garantita la qualità dei servizi”

Milano, 25 ottobre 2011 – Canoni di edilizia residenziale pubblica ridotti del 20% per gli inquilini delle case popolari Erp con redditi Isee inferiori ai 35 mila euro e taglio del 15% della bolletta per i servizi resi dall’Aler. Sono i due provvedimenti più importanti scaturiti dall’accordo tra il Comune di Milano e i sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Sunia, Sicet, Unione Inquilini, Federcasa, Conia, Ugl, Asia-Usb, Uniat) che rimodula in via provvisoria le spese di chi alloggia nelle case comunali: l’accordo, infatti, ha effetto dal 1° gennaio al 31 marzo 2012. Entro questa data sarà stipulata una nuova intesa di carattere definitivo, la cui decorrenza verrà stabilita tra le parti nell’accordo stesso.

“In soli quattro 4 mesi – afferma l’assessore alla Casa e ai Lavori pubblici Lucia Castellano – siamo riusciti a realizzare un accordo che la città aspettava da 5 anni. E' un segnale concreto della buona volontà dell’Amministrazione comunale che, in un momento di difficoltà economica e sociale per molti cittadini, rinuncia a una quota di entrata per venire incontro alle esigenze degli inquilini delle case popolari: riduciamo il canone, mantenendo la quantità e qualità dei servizi offerti. Il mio auspicio è che adesso si riduca la morosità: per l’arretrato il Comune offrirà forme di rateizzazione. Ringrazio i sindacati, con cui continueremo a lavorare nei prossimi mesi per la definizione dell’accordo definitivo e dell’anagrafe degli inquilini”.

A beneficiare delle nuove misure relative ai canoni calcolati sulla base della legge regionale 2 7 del 2009 sono circa 12mila utenti su 23mila complessivi che abitano nella case del Comune. La riduzione del 20% sarà applicata a chi ha denunciato un reddito Isee inferiore ai 35 mila euro. Sono esclusi coloro che in base alla legge 27 pagano già i canoni minimi e coloro che non hanno subito incrementi di canone. Riguarderà tutti gli inquilini, invece, il taglio della bolletta per i servizi dell’Aler (pulizia degli immobili, taglio del verde ad eccezione delle spese non comprimibili come lo stipendio del portiere).

I contenuti dell’accordo saranno vigenti per i primi tre mesi del 2012. Nel frattempo l’Amministrazione comunale di concerto con i sindacati eseguirà un’indagine sulle condizioni delle case Erp. Qualora il valore degli immobili risultasse diverso da quello stimato, saranno rivisti anche i canoni, riducendoli o elevandoli sulla base quindi di criteri oggettivi. L’accordo definitivo determinerà le regole per conguagliare la riduzione transitoria, rispetto ai risultati dell’indagine.

Un’altra misura stabilita nell’accordo a favore delle fasce meno abbienti è il contributo del Comune per le spese di riscaldamento che viene esteso a coloro che hanno un reddito fino a 9mila euro calcolati col metodo Isee. A beneficiarne saranno 7.000 inquilini contro gli attuali 4.500.

Per quanto riguarda i costi di questa operazione, il taglio dei canoni comporta una riduzione nelle casse comunali di 1.240.000 euro che saranno compensati con i miglioramenti di gestione e il recupero delle morosità. I contributi per il riscaldamento passano dagli attuali 1.150.000 a 1.850.000 euro: la differenza sarà coperta grazie al fondo di solidarietà di 3 milioni di euro che ogni anno è vincolato per le spese di sostegno sociale agli inquilini meno abbienti degli alloggi Erp.

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