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La bella ed elaborata comunicazione di Grew indica non un giudizio negativo sull'AI, per sua natura contraria alla partecipazione, ma sulla nascita di nuovi "padroni" diversi da quelli di un tempo che si impadroniscono del plusvalore, pur restando, come quelli, padroni del nostro tempo. La partecipazione, che si intende espressione di democrazia, viene "lavorata" dai nuovi "padroni " mediante l'AI, che la controlla, la orienta, la filtra, ne distorce maggioranze e minoranze e ne indirizza le intenzioni. Il tema diventa quindi come salvaguardare il nostro diritto al pensiero e alla sua comunicazione democratica.
Grazie
GMG
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