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Saper cogliere segnali e non voltarsi dall'altra parte: il civismo come dovere?
Al di là dell’encomiabile caso, l’intervento umano è doppiamente rischioso: per le reazioni dei criminali e al contrario per le querele, a causa di equivoci nell'interpretazione dei segnali.
Ma la tecnologia può soccorrere, oltre l’uso dello smartphone del caso, ma sempre a partire dall’iniziativa del cittadino, testimone o vittima, evitando il rischio di abusi per i sistemi di videosorveglianza di massa, a cura delle autorità, eventualmente assistite da intelligenza artificiale, per individuare automaticamente i casi criminosi, come in Cina, ma non solo.
Nel 2010 concepimmo videocitofoni su internet atti a fungere anche da punti di allarme e richiesta di soccorso lungo tutti i marciapiedi, ma oggi stanno arrivando nuovi dispositivi personali con intelligenza artificiale, come Rabbit R1 e Ai Pin, che permetteranno ai proprietari di documentare, oltre che denunciare, facilmente le violenze.
Anche perché i sistemi digitali permettono di garantire, meglio delle procedure umane e analogiche, sicurezza e riservatezza dei dati sensibili, come l'identità di denuncianti e testimoni, rispetto ad abusi.
Naturalmente ciò non pretende di prevenire la violenza nel Mondo, né tantomeno certa diffusa violenza domestica, la cui sorveglianza richiede una specifica autorizzazione della magistratura.
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