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Cara Laura,
la viralità, nel bene e nel male, è figlia dei social e si può innescare solo in presenza di grandi numeri e di grandi emozioni in gioco.
La Rete Civica di Milano, partecipaMi dal 2007, è sempre stato un laboratorio civico senza grandi numeri, uno spazio di possibilità per sperimentare interazioni proficue tra chi amministra e chi è amministrato.
Già prima dell'avvento dei social solo il 10% di chi usava Internet, la usava per partecipare (o almeno tentare di partecipare) alla gestione del bene comune, prima dell'avvento dei social, tra l'altro, le percentuali di partecipazione al voto erano ben più elevate, adesso quel 10% temo si sia ulteriormente ridotto per una fiducia via via sempre minore nei confronti della politica.
Ogni strumento andrebbe usato al meglio delle proprie possibilità per perseguire i propri obiettivi e, alla fine, la differenza la fanno sempre gli utilizzatori, penso che l'appello di Giulio ai soci andasse in questa direzione.
Senza social, ormai da qualche anno, nessuna iniziativa può essere promossa e diventare di successo, visto che tutti gli altri media ne sono diventati fortemente dipendenti.
Vivi e lascia vivere è sempre stato alla base della mia esistenza.
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