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Inviato da avatar Roberta Cipolli il 29-08-2024 alle 19:50

Si riporta il prosieguo dell'interlocuzione con Comune di Milano - Welfare e Salute sulla pagina FB, in particolare tre risposte ai cittadini nel pomeriggio di oggi.

Cfr. https://www.facebook.com/share/p/AbdrLtvdU36zVuEL/ 

- Roberta Cipolli buongiorno, cogliamo l'occasione per chiarire, a beneficio di tutti quelli che ci leggono, alcuni punti:

L’edificio di via Barabino è già sede, nell’ambito del piano Freddo, di un centro di accoglienza notturna. Non si sta quindi parlando di aggiungere un servizio ma di ampliarlo (e - ribadiamo - non in termini di numeri ma di offerta di opportunità per la cittadinanza) attivando servizi anche a sostegno della cittadinanza fragile del quartiere, come per esempio lo sportello di segretariato sociale o il punto per la distribuzione dei pacchi alimentari o dei vestiti. 

Per quello che riguarda l’ospitalità notturna, ribadiamo che il principio di accoglienza diffusa che stiamo seguendo negli ultimi anni ci sta portando a sostituire i centri di grandi dimensioni a favore di strutture con numeri più contenuti che - ribadiamo - si trovano sia in centro che in diversi quartieri periferici, non solo al Corvetto quindi.

 

Comune di Milano - Welfare e Salute scrive

Luisa Napoliello, nessuno tenta di negare le complessità del Corvetto, anzi, l’attivazione di un progetto del genere in questo quartiere ha proprio lo scopo di andare incontro non solo alle esigenze dei senza dimora, ma anche di fornire servizi in più (il segretariato sociale, lo sportello per la distribuzione dei pacchi alimentari, l’attivazione di un guardaroba) che possono essere utili anche ai cittadini e alle cittadine che si trovano in condizioni di fragilità pur avendo un tetto sopra la testa. Per rispondere, infine, alla sua ultima domanda, precisiamo che la sede dell’assessorato al Welfare e Salute è proprio al Corvetto, un quartiere che quindi ci sta molto a cuore e che viviamo e frequentiamo quotidianamente.

Roberta Cipolli  risponde:

Comune di Milano - Welfare e Salute avevamo già intuito che doveva essere per simili nobili motivi, anche se non ancora ben precisati, che Assessorato all'Educazione faceva sopprimere in fretta e furia a gennaio scorso, senza proroga e respingendo ogni appello al buonsenso, il codice meccanografico ICS Fabio Filzi, la sede legale di via Ravenna 15 a fianco di cia Barabinoi... peccato che abbia così azzerato tutta la progettualità proprio su inclusione e intercultura e facendo sprofondare la nuova autonome scolastiche del Marcello Candia nella segregazione scolastica, mentre il Morante-Fil collassa con 1400 alunn8 in 6 plessi e ora, senza più Dirigenti, arriva la reggenza... Tornando al punto: davvero vi pare il caso aprire anche servizi notturni in questo contesto? Perché ė solo questo di cui si sta parlando, non il progetto in generale di offrire servizi utili a chi ė nel bisogno, ma la sua declinazione specifica e le modalità brutali di attuazione, senza nemmeno condividere la delibera... non riesco a trovarla e se non era per il post su Facebook del 5 luglio non avremmo saputo nulla ancora per molto. Vado a recuperare i riferimenti su https://www.comune.milano.it/servizi/albo-pretorio-online, come suggerisce Oliverio Gentile (anche se ė come cercare un ago in un pagliaio). Grazie per l'attenzione.

 

Comune di Milano - Welfare e Salute scrive

Roberta Cipolli, l’edificio di via Barabino è già sede, nell’ambito del piano Freddo, di un centro di accoglienza notturna. Non si sta quindi parlando di aggiungere un servizio ma di ampliarlo (e - ribadiamo - non in termini di numeri ma di offerta di opportunità per la cittadinanza) attivando servizi anche a sostegno della cittadinanza fragile del quartiere, come per esempio lo sportello di segretariato sociale o il punto per la distribuzione dei pacchi alimentari o dei vestiti. 

Per quello che riguarda la comunicazione del progetto, precisiamo che le delibere rimangono in evidenza sull’albo pretorio per i 15 giorni successivi a quando vengono approvate, a disposizione di tutti i cittadini e le cittadine. A testimonianza della volontà di assoluta trasparenza, condividiamo con lei, a titolo di esempio, il primo comunicato sui progetti sociali finanziati col Pnrr che è del 2022 e che cita il progetto di via Barabino, che era ancora nella sua fase iniziale ( https://www.comune.milano.it/-/welfare.-il-comune-chiede-i-finanziamenti-del-pnrr-8-8-milioni-per-15-progetti ). 

Aggiungiamo, inoltre, alcuni articoli di giornale del marzo scorso in cui, tra le altre cose e purtroppo in maniera inevitabilmente sintetica, si parla anche dell’investimento su via Barabino ( https://milano.repubblica.it/cronaca/2024/03/24/news/investimenti_comune_spazi_sociali-422365545/  e https://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/centri-accoglienza-milano-74d30594 ). Sperando di essere stati esaustivi, le auguriamo un buon pomeriggio.

Roberta Cipolli risponde:

Comune di Milano - Welfare e Salute grazie dei riferimenti, anche se quello che gli articoli e lo stesso Assessore sembrano ignorare è che non si può superare emergenza di Corvetto "ampliando" la complessità (collocazione di senza fissa dimora irriducibili, quindi con storie particolarmente faticose alle spalle e che faticano ad adattarsi alle strutture già esistenti...) e caricando ulteriormente gli operatori: invece di prevedere risorse umane aggiuntive, si scrive della creazione di una fig. ad hoc di "supporto psicologico" alla frustrazione e burnout in situazioni di emergenza... vi rendete conto cosa state mettendo nero su bianco? In bocca al lupo quindi agli operatori del Comune, tutta la mia solidarietà. A questo punto mi guardo intorno e, da cittadina (e da professionista, con trasferimento in atto ad altro Istituto), mi ritiro dall'impegno concreto e mi metto piuttosto in condizioni di sicurezza (che poi è la prima regola del soccorritore). Manca solo il passaggio istituzionale in Municipio 4, apprendo solo ora del Piano freddo e apertura ai senza fissa dimora in via Barabino e, come me molti altri non ne erano al corrente. Questo spiegherebbe alcune cose osservate nell'ultimo periodo e l'escalation di proteste da parte di residenti e comitati di quartiere. Oliverio, riusciamo a far trasmigrare tutta la conversazione sulla piattaforna?

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