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Inviato da avatar Giuliana Ranaldi il 29-10-2024 alle 09:34

Gentile prof. Pittella

Vorrei proporre una riflessione sulla conferenza molto interessante di domenica scorsa sul grande tema della felicità. La relazione è stata un excursus sulle diverse accezioni che i filosofi della Grecia classica hanno dato al concetto, tutti validi ancora oggi, a conferma del fatto che i filosofi antichi avevano già capito tutto dell’uomo, e che le discipline moderne (vedi psicoanalisi, sociologia, neuroscienze) hanno solo approfondito i temi sul solco dell’evoluzione della conoscenza. Forse quello che è mancato oggi, o meglio, che è stato trattato solo nel finale come spunto di riflessione conclusivo, è il grande tema che sovrintende alla felicità: il senso. L’uomo, oltre ad essere un animale sociale, è un cercatore di senso. La chiave di lettura della felicità come condivisione e trasmissione alle generazioni successive alla propria (progenie) di un po’ di ciò che si è costruito in vita è senz’altro una chiave di lettura giusta. Non vorrei però che il passaggio generazionale tagli fuori coloro che non hanno procreato e che quindi questa esperienza non possono viverla. Penso possa valere la pena approfondire il tema con una conferenza dedicata alla ricerca del senso, perché credo davvero che la pienezza della felicità la si raggiunga e la si mantenga nel tempo grazie ad uno scopo nella propria vita. Grazie per i numerosi spunti.

Giuliana 

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