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Leggo sulla pagina Facebook della Presidente Pelucchi questa comunicazione di ieri:
Sul possibile dimensionamento dell’ICS TRILUSSA.
Appena appreso del potenziale dimensionamento dell’ICS Trilussa, non é il primo anno che questo ICS rischia di essere dimensionato non raggiungendo i 600 iscritti ad inizio anno, ci siamo attivati con il Comune affinché a sua volta potesse scongiurare questo avvenimento con l’ufficio scolastico territoriale.
Già, perché la normativa non é comunale e la competenza é dell’ufficio scolastico.
Il Comune é chiamato a fare una proposta di dimensionamento su richiesta di questo ufficio.
Dicevo, non appena appreso della possibilità il Comune ha promosso un incontro con dirigenti ed ufficio scolastico avvenuto alla fine di settembre.
Ho personalmente incontrato genitori e docenti dell’ICS Val Lagarina per spiegare ciò che stava accadendo il 14 ottobre e ho poi scritto alla responsabile dell’ufficio scolastico territoriale (riporto il testo della lettera qui sotto).
Auspichiamo che il raggiungimento dei numeri e il contesto possano scongiurare il dimensionamento proposto da parte dell’ufficio scolastico territoriale, pur non avendo ancora ricevuto riscontro.
Saremo al fianco delle iniziative che i due ics coinvolti vorranno promuovere, per le ragioni che qui sotto potrete leggere.
Alla Dott.ssa Affatato, U.S.T. Milano.
E p.c.
all’USR Lombardia,
all’Assessora del Comune di Milano Anna Scavuzzo.
Gentilissima Dott.ssa Affatato,
dopo aver acquisito la Delibera Comunale n. 1228 del 10/10/24, sono a scriverLe in qualità di Presidente del Municipio 8 di Milano e in merito al dimensionamento dell’Istituto Comprensivo Trilussa, operazione che andrebbe ad interessare due istituzioni scolastiche entrambe ubicate nel quartiere di Quarto Oggiaro, territorio classificato come area a rischio e a forte processo immigratorio.
Pur conoscendo il contesto normativo nazionale da cui scaturisce l’attuale piano, volto in ultima istanza a superare gradualmente l’istituto delle reggenze, mi corre l’obbligo quale Presidente del Municipio 8 di esporLe alcune perplessità sul caso specifico.
Come è stato reso noto, anche alla cittadinanza nell’ambito del tavolo di confronto tenutosi il 20 settembre, l’IC Trilussa ha superato de facto la soglia di 600 alunni iscritti. Tale numero, mi consta dalle dichiarazioni della Dirigente Mezzatesta, ha raggiunto le 627 iscrizioni. Ritengo che, se confermati i numeri dall’istruttoria in corso, non dovrebbero sussistere più le condizioni vincolanti per procedere alla disarticolazione delle due autonomie scolastiche, con l’aggregazione del plesso Gherardini all’IC Trilussa, venendo meno la ratio del procedimento.
Tale operazione, peraltro, lungi da essere risolutiva sul lungo periodo, rischia di spostare sul comprensivo Val Lagarina il problema di una possibile emorragia di utenza, che in prospettiva potrebbe far scendere l’istituzione scolastica sotto la fatidica soglia dei 600.
Sono personalmente consapevole che il dato numerico acquisito dal sistema circa gli iscritti di Trilussa era di poche unità sotto soglia al momento della rilevazione e che l’integrazione dei dati sulle iscrizioni può non essere stata effettuata in modo tempestivo dalla segreteria, ma, come amministratrice di un territorio complesso come quello di Quarto Oggiaro, afflitto da crescente disagio giovanile e povertà educativa, ritengo sia necessaria una ponderazione dei rischi di operazioni puramente numeriche, che potrebbero non tenere in sufficiente conto le caratteristiche demografiche e socioculturali del territorio.
Da anni assistiamo nelle nostre periferie al fenomeno del “white flight”, che penalizza ulteriormente i segmenti più fragili della città. In tal senso mi preoccupa l’allarme delle famiglie della zona su questa operazione, che non viene compresa e che viene vissuta come inutilmente penalizzante. A questo si associano voci di annunciati trasferimenti da parte di docenti della Gherardini, trasferimenti che andrebbero a compromettere la continuità su molte classi primarie.
La qualità del servizio della formazione dipende anche da una capacità di adattamento alle domande di ciascuna realtà territoriale. Si compie così il senso più intimo e profondo dell’autonomia, quale servizio in favore dell’appagamento dei bisogni di una comunità.
Se la ratio di un piano di dimensionamento operativo è quella di garantire l'equilibrio ottimale tra domanda di istruzione e organizzazione dell'offerta formativa, è inevitabile la perplessità su un intervento così concepito, che corre seri rischi di accentuare il fenomeno della segregazione scolastica.
Certa di un Suo interessamento alla problematica specifica nella direzione di una riconsiderazione delle ipotesi in campo, La ringrazio dell’attenzione e La saluto cordialmente.
Giulia Pelucchi
Presidente Municipio 8 Comune di Milano
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