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dramma
/dràm·ma/
sostantivo maschile
- 1. Qualsiasi componimento destinato alla rappresentazione scenica.
"il d. antico" - 2. particolarmente
Opera diretta a riprodurre, nei modi della rappresentazione teatrale, una vicenda che si fondi e si sviluppi su elementi di conflitto particolarmente significativi (talvolta addirittura simbolici) nell'ambito delle esperienze sociali e spirituali proprie di determinati ambienti o individui o di particolari momenti storici della cultura e della società.
"il d. borghese dell'800"
Riproduco in esergo la voce dello Oxford Languages che la Ricerca di Google della parola “dramma” mi da in prima posizione e allego una conversazione che ho avuto con l’Intelligenza Artificiale Generativa Gemini di Google su “Cos’è il Teatro Scienza”, per commentare questo primo incontro della rassegna “Alan Turing” dedicato al personaggio.
Infatti a chi si chieda come mai non si sia approfondito il pensiero di Turing in quanto tale, che sarà oggetto dei prossimi incontri, risponderei che è opportuno trattare la Scienza e la Tecnica ed i relativi Personaggi anche dal punto di vista umanistico, ovverosia etico e drammaturgico.
Questo senza nulla togliere all’importanza della Filosofia della Scienza e della Tecnica e della Divulgazione Tecnico-Scientifica, necessari per evitare l’alienazione rispetto a questi indispensabili fattori della nostra vita e del lavoro.
Come prevedibile, l’Intelligenza Artificiale Generativa ci dà risposte abbastanza generiche, attingendo al patrimonio di conoscenza depositato su Internet dalla nostra “intelligenza collettiva”, per cui vorrei distinguere la divulgazione dall’etica e drammaturgia, indipendentemente dal media: libro, teatro, cinema, televisione e video-streaming.
Infatti se abbiamo ottimi libri divulgativi, di eccellenti autori anglosassoni ma anche italiani, così come i documentari e le trasmissioni televisive alla Piero Angela, più difficile trovare valide opere drammaturgiche che, come da definizione, rappresentino dilemmi e conflitti nella Scienza e nella Tecnica e nei loro Personaggi.
Nel Teatro la situazione si rovescia perché a pochi esempi di divulgazione, come quella sui paradossi dell’infinito di “Infinities” di Barrow/Ronconi, c’è un relativamente ampio filone drammaturgico, dalla scandalosa “Vita di Galileo” di Bertolt Brecht e dal thriller “I Fisici” di Durrenmatt, alle esperienze dei nostri Teatro Scienza.
Nel Cinema abbiamo buoni esempi come “L'ombra di mille soli” meglio di “Oppenheimer”, sui drammi del Progetto Manhattan, “L’uomo che vide l’infinito”, sul conflitto tra intuizione e logica in matematica, mentre in TV abbiamo assistito all’ottimo spettacolo sull’evoluzione “La Fabbrica del Mondo” di Marco Paolini e Telmo Pievani.
Senza parlare della Fantascienza che è stata ed è ancora fonte di ispirazione di tanti scienziati e moderni pensatori.
Ma lascio ad altri proseguire con le loro esperienze ed opinioni, in merito alla drammatizzazione della Scienza e della Tecnologia, come ovviamente della Filosofia.
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