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Inviato da avatar Gianluca Gennai il 27-04-2025 alle 22:21

Dopo dieci anni di carico sociale e di guerriglie urbane a più riprese, l'edificio di via Aldini ai civici 70,72,74 è stato chiuso per una intensa ristrutturazione per via di una destinazione d'uso che sembrava dovesse definitivamente scongiurare un ipotesi di centro di accoglienza. In effetti una parte verrà gestita per un ospedale di comunità mentre un'altra è già gestita da strutture sanitarie diverse ma si ripropone il tema del centro di accoglienza nonostante il carico sociale del quartiere già multietnico e decisamente alto su un quadrante ristretto a 4 vie (Aldini, Mambretti, 5 Maggio, Via Fabrizi). Si pensava che le scelte politiche potessero garantire una vivibilità ritrovata che abbiamo colto in questo anno di ristrutturazione in cui abbiamo visto quanto si possa essere relativamente più sereni senza dover sottostare a dinamiche mal gestite e lasciate spesso all'impreparazione. Purtroppo, ancora una volta non vengono coinvolti i cittadini nelle scelte della politica e il quartiere teme di ripiombare nella paura che comunque non è mai stata azzerata per via di una forte presenza di vite border-line che hanno causato molte situazioni di inciviltà aggressiva e per niente in linea con il concetto di accoglienza. Il quartiere questa volta non resterà sottomesso a condizioni di degrado sociale ulteriori, anche in vista delle votazioni del 2026. 

Gianluca Gennai

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