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Inviato da avatar Enrico Vigo il 03-11-2011 alle 06:33

Non disconosco le perplessità che ho letto in risposta al mio primo messaggio che fanno certamente riflettere, ma se mettiamo tutto sulla bilancia , la stessa non può che pendere dalla parte di una domanda di maggiore civiltà in ambito comportamentale a cui gli automobilisti dovrebbero essere chiamati, il codice della strada non è una vessazione è un regolamento civile da rispettare, che invece sbalorditivamente infastidisce molti per ragioni discutibili, ed il mio consiglio rimane quello di cambiare approccio al problema per guardarlo con maggiore obiettività.

Certo le multe pesano troppo sui bilanci famigliari in fase di continua erosione, questione gravissima da non sottovalutare,  ma accanitamente si continua coi comportamenti sbagliati, si fatica a muoversi alternando perlomeno l'uso dell'auto con l'uso nel mezzo pubblico, e non solo quando quest'ultimo non è a portata di mano, anche quando è disponibile un servizio pubblico eccellente, ed è questo quello che più sconcerta, non c'è dissuasivo che regga al confronto della grassa pigrizia che ancora paralizza le scelte di molti (troppi).

Vi faccio un esempio mio personale illuminante: circa 15 gg fa ho portato mio padre in centro (anni 92) che, pur camminando ancora ma un po' a fatica, voleva fare molto orgogliosamente un lungo giro a piedi, ho dovuto optare per accontentarlo di utilizzare a tratti una carrozzina. Voleva fare Piazza Diaz, Duomo, Via Larga etc. per acquisti vari, la carrozzina gli ha consentito di stare in giro per una buona ora e mezza godendosi il piacere di una lunga passeggiata, alternando tratti a piedi e tratti comodamente seduto. Ebbene, è stato un calvario faticoso (per me), credetemi, non da poco, trainare la carrozzina, un Camel Trophy, a causa di marciapiedi non sempre sgombri, passaggi pedonali intasati, scivoli per carrozzine insufficienti.

Atteggiamenti più civili ci avvicinano alla Europa più evoluta e al piacere di viverci, quella stessa sensazione gradevole che spesso si prova viaggiando in taluni paesi per il rispetto diffuso che si respira per i disabili, gli anziani, e i bambini, che per noi è ancora un sogno, siamo ancora molto lontani, ma sopratutto persino la percezione del milanese medio non è ancora all'altezza.

Cosa faremo da grandi? E' arrivato il momento di cambiare musica, non vi pare? Occorre far crescere la domanda di decoro e di ordine e civiltà in ambito urbano, non è facile, ci vuole tempo e impegno corale, i risultati arriveranno e la barbarie di oggi spero diventi presto solo un brutto ricordo.

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