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Sig.ra Barbieri, qualsiasi comportamento deviato ha i suoi sostenitori, ragioni subliminali, ma mi permetta di guardare il problema con la giusta inquadratura, non solo i contorni sfuocati, e mi permetta di dissentire, non ho piacere di prestare la mia cultura ai maleducati del traffico, perché di maleducati si tratta, gente che tiene in scacco una città.
Gradualità? Sono anni e anni di attesa che qualcosa cambi, più gradualità di questa! E non cambia mai nulla, evidentemente i metodi di dialogo e di convincimento bonario usati fino ad oggi non sono bastati, non le pare?
Perché una amministrazione comunale dovrebbe sentirsi intimorita nel far rispettare il codice della strada? Perchè dovrebbe essere costretta a sentirsi sotto ricatto (perdita di consenso) se fa semplicemente il suo dovere (atto dovuto)?
Stringendo, Lei gentilmente potrebbe dirmi cosa propone in alternativa per risolvere il problema dell'educazione stradale in termini efficaci e ovviamente costruttivi?
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