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Inviato da avatar Bruno Alessandro Bertini il 24-11-2011 alle 14:23

Ecco perché mi sento sopraffatto da un mondo irrecuperabile:

Domenica a piedi a Milano, esco e cammino per 100 metri, il traffico è quello solito domenicale, auto e furgoni sfrecciano per via Mincio, Bessarione, Brenta.

Di vigili che controllano non v'è l'ombra e purtroppo so che non li vedrò: sono vie troppo periferiche.

Ma il problema non è questo: arrivo all'incrocio tra via Brenta e via don Bosco. Pur essendo domenica vedo alcuni operai del comune al lavoro per rifare le strisce pedonali.

Bene, penso, stanno sfruttando la domenica a piedi per rifare la segnaletica orizzontale.

Costerà un po' di più, ma con meno traffico possono lavorare presto e bene senza creare troppo intralcio.

Sono a metà del lavoro di rifacimento degli attraversamenti su via Brenta.

Noto una cosa che non mi piace: oltre a rifare le strisce bianche usano altrettanta vernice nera per rifare il nero.

Mi sembra uno spreco di tempo e materiale.

Ripasso circa un'ora e mezza più tardi: stanno facendo gli ultimi ritocchi agli attraversamenti suddetti.

2 ore per mezzo lavoro mi porta a pensare che abbiano cominciato alle 10 del mattino: peccato perché oggi non c'era traffico e si poteva sfruttare meglio la giornata.

Il giorno dopo ripasso dall'incrocio e vedo che gli attraversamenti su via don bosco dello stesso incrocio non sono stati rifatti.

In pratica è un lavoro lasciato a metà: erano lì col furgone e tutto il materiale, perché fare solo due attraversamenti su 4?

Indago anche sulla pittura nera: l'hanno usata su tre quarti del lavoro, ovvero dove non hanno ricalcato le vecchie strisce pedonali.

Anche qui mi domando: perché non ricalcare fedelmente le vecchie strisce risparmiando un bel po' di tempo e materiale?

Oggi esco per fare un po' di foto e metterle qui.

Ne approfitto e fotografo anche i marciapiedi che qui in via mincio non hanno mai avuto le discese per facilitare chi ha handicap motori. Vedo che come al solito ci sono auto parcheggiate in doppia fila o sul marciapiede in prossimità delle strisce. Le fotografo.

Poi mi ricordo di come tutta la via sia un esempio di disorganizzazione, coi suoi parcheggi a lisca di pesce fatti a singhiozzo. Fotografo le parti con e senza lisca di pesce.

Casualmente oggi stanno rifacendo le righe dei parcheggi sul marciapiede, ma molte auto non hanno lasciato libero lo spazio (che non sia stato dato congruo preavviso?) e ci sono tratti di conseguenza non verniciati. Ma perché non hanno rimosso le auto prima di fare il lavoro?

Forse non c'è un carro attrezzi disponibile?

Arrivo in fondo alla via e vedo il carro attrezzi fermo parcheggiato con su un'auto (il solito sfortunato, tra tanti pagherà solo lui).

Dietro il carro attrezzi un TIR parcheggiato in carreggiata sul lato sinistro, ma è normale, non ci faccio quasi caso.

A destra il rumore degli scavi per l'inutile casa dello studente da 8 piani fatta coi soldi europei in gran parte finiti nelle tasche dei soliti noti mi ricordano che questo impegno di denuncia servirà poco o nulla (poco se sono molto molto fortunato).

Ritorno lungo la via e osservo i pittori che spazzano il marciapiede per liberarlo da foglie e altri rifiuti (evidentemente non si sono coordinati con amsa per fare il lavoro oppure preferiscono essere pagati anche per le ore in cui uno ramazza e gli altri guardano).

Dovrei andare verso l'incrocio tra Brenta e don Bosco per fare le foto per cui ero uscito, ma la macchinetta è scarica e francamente mi sento scarico anch'io.

http://www.partecipami.it/infodiscs/getfile/1417

http://www.partecipami.it/infodiscs/getfile/1418

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