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Inviato da avatar Enrico Vigo il 26-11-2011 alle 06:53

NOTE DOLENTI RELATIVE AI DIFFUSI SCEMPI IN CITTA', MILANO FERITA IN MOLTI QUARTIERI:

Il capitolo delle ferite aperte, a parte i casi macroscopici di Darsena e Sant'Ambrogio, ce ne sono altri, a dir poco scandalosi, ereditati dalle Amministrazioni Albertini e Moratti:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/11_ottobre_25/parcheggi-cantieri-box-citta-studi-1901931946719.shtml

Intanto credo che il giudizio politico, ancor prima delle pronunce dei tribunali penali e civili in ordine alle cause in corso, sia quello di poter affermare che la questione parcheggi in passato sia stata affrontata con troppa leggerezza e pressapochismo, l'insorgere dei gravi problemi oggi ereditati dalla nuova Amministrazione Pisapia ne è la riprova, probabilmente si è operato con troppa fiducia nei propri mezzi, senza chiedersi se la struttura tecnica comunale fosse davvero all'altezza del grave compito in procinto di assumere.

Sarebbe interessante capire se oltre alle responsabilità politiche vi siano anche altre responsabilità meglio viste o eventuali danni erariali di cui chiedere conto, oppure se gli uffici comunali preposti abbiano sufficiente know-how per affrontare in sicurezza per il Comune (e quindi essere una garanzia per i cittadini), le problematiche urbanistiche oppure se necessitano di rinforzi per uscire dagli stalli ed impostare il futuro su basi più tecniche e più sicure (chredo che con quello che è successo sia lecito perlomeno sollevare qualche dubbio).

Vorrei qui sottolineare, per il dovuto rispetto ai compiti svolti dall'apparato comunale, che non sempre si può parlare di negligenze o non rispetto delle procedure (che è sempre giusto comunque verificare), da parte degli uffici tecnici competenti del Comune, ma credo che si debba piuttosto capire se il livello di know-how e competenze tecnico-amministrative non abbia per caso bisogno di una implementazione (regole, procedure, controlli) visto il contesto rivelatosi particolarmente tossico, un upgrading di strumenti amministrativi e dei processi, specialmente se, nella più auspicabile delle ipotesi, non si ravviseranno responsabilità dirette da parte della struttura comunale nei vari capitoli aperti che tengono la città in dissesto ed in allarme in molti quartieri.

Una cosa è certa, qualsiasi capitolato per lavori da eseguire in città che interferisca con limitazioni o disagi ai cittadini nell'ambito in cui il cantiere insiste, deve avere un capitolo relativo a penali, garantite da fidejussioni escutibili a prima richiesta, che il costruttore deve garantire quando accetta di assumere l'incarico dei lavori, alcune ( 1 ) a favore dei committenti, altre ( 2 ) a favore del Comune per i disagi al quartiere dovuti al mancato rispetto degli impegni assunti in sede di rilascio dei permessi di costruire, che sono costituiscono l'essenza di un patto inderogabile.

L'esperienza fatta sulla pelle dei milanesi, in ordine alla stagione tristissima del piano parcheggi di questi ultimi 10 anni, è una cosa a dir poco scandalosa, frutto di troppa improvvisazione e di un paese strutturalmente incapace di fare cose con onestà e normalità in quantità sufficiente (troppe liti, troppe furbizie, troppi disincantati azzardi, troppe falsità di rilevanza penale), e la mano pubblica, troppo leggera e troppo assente, e talvolta troppo accondiscendente (anche oggettivamente), ha mancato nella sua funzione primaria di ente rigoroso preposto a vigilare con competenza, tempismo ed efficacia: le diatribe aperte sono la cartina tornasole di uno stato vergognoso di degrado accumulato in anni dove è successo veramente di tutto: tanto peggio sarà il giudizio complessivo se l'operato del Comune si rivelerà essere perfettamente conforme alle regole e alle procedure, perchè sarà giusto la riprova dell'impreparazione e dell'inefficacia dell'apparato amministrativo nel suo complesso.

Anche la struttura Comunale va passata ai raggi-X, ed eventualmente, se del caso, infarcita di nuove competenze e rinnovato know-how all'altezza dei compiti affidati, anche con avvicendamenti, e mi chiedo se non sia il caso di istituire una commissione ispettiva per la verifica dell'operato almeno in quei casi eclatanti che stanno disturbando i sonni di migliaia di milanesi e mettono in ridicolo la tradizionale efficienza ambrosiana agli occhi del mondo.

Su questo occorre prudenzialmente fare riflessioni in Giunta, la questione è veramente critica e grave per le evidenti implicazioni sociali e politiche oltre che di ordine amministrativo, con l'augurio che non si ravvisino risvolti anche penali. Il 2015 (EXPO) è vicino, la città deve chiudere in fretta le sue ferite e presentare al mondo una città guardabile e ben amministrata.

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